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Salute dalla A alla Z

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Agopuntura

Tecnica della medicina cinese basata sulla teoria che ogni malattia sia dovuta a uno squilibrio delle energie dell'organismo. Si tratta di una delle più antiche tecniche terapeutiche conosciute, che prevede la stimolazione con speciali aghi di alcuni punti specifici del corpo, al fine di ristabilire l'equilibrio energetico e sconfiggere, di conseguenza, qualsiasi tipo di disturbo. Secondo la dottrina classica, infatti, il corpo umano è percorso da un flusso continuo di energia lungo una serie di linee preferenziali dette meridiani. In corrispondenza di questi, in superficie, sono situati centinaia di punti, considerati come regolatori del flusso energetico. In Occidente l'agopuntura viene utilizzata in alcuni casi come anestesia. La stimolazione di determinati punti della cute (con aghi cinesi, calore o altro) inibisce, attraverso un meccanismo riflesso mediato dal sistema nervoso, la percezione del dolore e regola le risposte infiammatorie da esso scatenate. Trova inoltre applicazione nel trattamento di alcune patologie come cefalee, malattie respiratorie, disturbi digestivi, ginecologici, dolori lombari, allergie, malattie delle articolazioni, disturbi psicologici e neurologici, dipendenze da alcol e droghe.

Agorafobia

Paura patologica di trovarsi in luoghi e ambienti aperti o tra la folla. A volte l'agorafobia è accompagnata da attacchi di panico che inducono l'individuo a evitare le situazioni che possono scatenare simili attacchi, con gravi limitazioni per le sue attività e peggioramento del disturbo. Si può verificare in svariate situazioni quotidiane (per esempio, stando in posti affollati, in coda, sopra un ponte o viaggiando in auto, bus e treno). I sintomi comprendono ansia incontrollata, disturbi del respiro, tachicardia, vertigini, sudorazione, sensazione di svenimento, tremori e paura di morire.

Agrafia

Perdita della capacità di scrivere, generalmente correlata a disordini conseguenti a patologie della circolazione cerebrale, a traumi cranici e a lesioni, come tumori, della parte del cervello deputata al controllo della scrittura (lobo parietale dominante). Si distinguono vari tipi di agrafia. In alcuni casi è lesa la procedura lessicale, per cui il soggetto scrive le parole così come le pronuncia, commettendo errori nella scrittura di parole irregolari in altri è in grado di scrivere singole lettere ma non parole intere in altri ancora è incapace di scrivere sotto dettatura.

Agranulocitosi

Malattia caratterizzata dall'assenza o diminuzione di granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili), cellule del sangue deputate alla difesa dell'organismo dalle infezioni batteriche e fungine. L'agranulocitosi predispone quindi a questo tipo di infezioni e può essere provocata da farmaci (citostatici, antibiotici), malattie congenite o meccanismi autoimmuni.

Ague

Stato febbrile, generalmente associato alla malaria, caratterizzato dall'alternanza di raffreddamento e sudorazione.

AIDS

Sigla che identifica una malattia, la Acquired Immuno-Deficiency Syndrome, ovvero sindrome da immunodeficienza acquisita, caratterizzata da grave compromissione del sistema di difesa immunitario. E' provocata dal retrovirus denominato HIV (dall'inglese Human Immunodeficiency Virus, virus dell'immunodeficienza umana), che si trasmette attraverso sangue e secrezioni o liquidi sessuali infetti. Negli ultimi anni la modalità di trasmissione più diffusa è diventata il rapporto sessuale, in particolare la via eterosessuale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Un'ulteriore via di trasmissione è quella che coinvolge il feto e la madre infetta, che può avvenire durante la gravidanza o al momento del parto. Non esiste invece alcun pericolo di contrarre l'infezione durante la normale vita sociale. Il virus attacca esclusivamente un determinato tipo di cellule del sangue, i globuli bianchi della famiglia dei linfociti CD4, che svolgono un ruolo fondamentale nei meccanismi di difesa dell'organismo. Una volta penetrato nella cellula, l'HIV ne sfrutta le strutture per potersi replicare e, alla sua morte, immette nel sangue tutti i virus "figli". Questi ultimi attaccano altri linfociti CD4 e il ciclo riparte. Quando il numero di queste cellule scende al di sotto di una determinata soglia, si ha un danno gravissimo del sistema immunitario, che diviene incapace di difendere il soggetto infettato (detto sieropositivo) dagli attacchi di altri virus, batteri, funghi, protozoi. Proprio in mancanza di qualsiasi possibilità di autodifesa, malattie anche innocui e in genere semplici da curare insorgono assumendo connotazioni di particolare gravità. Più i linfociti diminuiscono, più le infezioni diventano frequenti e incontrollabili: tubercolosi, toxoplasmosi, malattie respiratorie (gravissima la rara forma di polmonite da Pneumocystis carinii). Oltre a questo, i sistemi di autodifesa sempre più compromessi non riescono a controllare neppure le forme iniziali di neoplasia: ne consegue la crescita incontrollabile di tumori sia del sangue (linfomi) sia a carico di vari organi, spesso di tipi tanto rari quanto aggressivi come il sarcoma di Kaposi. Si parla di malattia vera e propria (AIDS) quando si passa dal semplice stato di sieropositività o "portatore di HIV" all'esordio, anche diversi anni dopo il contagio, delle infezioni e dei tumori, con progressivo e inarrestabile deperimento fino alla morte del paziente. La diagnosi dell'infezione da HIV si effettua con un esame del sangue, ricercando anticorpi diretti contro ilo virus stesso o alcune delle sue componenti strutturali. Il test più comune, detto ELISA, è in grado di individuare il 99.5% dei soggetti infetti. Qualora il test risulti positivo o dubbio, il campione di sangue viene sottoposto a un test di conferma, denominato Western Blot. Altrimenti, il test va ripetuto a tre e a sei mesi per poter essere considerato definitivamente negativo (periodo finestra). Nonostante gli studi numerosi, non è attualmente disponibile alcun tipo di vaccino in grado di proteggere l'uomo. Una volta accertato lo stato di sieropositività (un periodo più o meno lungo di latenza clinica) o diagnosticata la presenza della malattia, occorre iniziare subito un'adeguata terapia che impedisca la riproduzione del virus e ne controlli la diffusione nell'organismo. Allo stato attuale nessuna terapia riesce a sconfiggere definitivamente l'infezione virale. I trattamenti si basano su diversi tipi di farmaci (inibitori della trascrittasi inversa, inibitori delle proteasi, altri preparati antivirali) somministrati contemporaneamente per aumentarne l'efficacia e ridurne la resistenza essi sono in grado di migliorare sensibilmente la sopravvivenza perché rallentano la progressione della malattia. Poiché al momento non esistono una cura o un vaccino, la prevenzione è l'u

Albendazolo

L'albendazolo è un farmaco antielmintico ad ampio spettro d'azione. Viene somministrato nel trattamento delle parassitosi intestinali sostenute da cestodi e agisce sulle larve presenti nell'intestino.

Albinismo

Condizione caratterizzata dalla congenita carenza nell'organismo degli enzimi necessari alla produzione di melanina, il pigmento naturale di cute, capelli e occhi. Il soggetto albino presenta quindi una pelle molto chiara, capelli, peli e barba bianchi e occhi grigio-bluastri o rosei. Proprio a causa della carenza dei normali pigmenti, gli albini soffrono di una notevole sensibilità agli stimoli luminosi e manifestano deficit visivi più o meno gravi (astigmatismo, nistagmo, miopia, ipermetropia, daltonismo) e un'aumentata predisposizione per i tumori cutanei. Anche la loro pelle non può restare esposta ai raggi del sole se non per brevi periodi, per questo i soggetti albini sono costretti a far uso di occhiali da sole e creme protettive.

Albumina

Termine che identifica un gruppo di proteine presenti nel sangue che ne determinano il volume e che per un meccanismo chimico-fisico, detto pressione colloido-osmotica, impediscono alla parte liquida di fuoriuscire dai vasi sanguigni. Le albumine comprendono la sieroalbumina presente nel sangue, la lattoalbumina nel latte e l'ovoalbumina nell'albume dell'uovo. La concentrazione di albumina nel sangue è indice dello stato nutritivo e della funzionalità del fegato, che è l'organo chiave del metabolismo di questa proteina, ampiamente diffusa anche negli organismi animali e vegetali. La diminuzione di albumina (ipoalbuminemia) può provocare edemi e versamenti nelle cavità peritoneale, pleurica o pericardica, mentre il suo aumento ha scarso significato diagnostico tranne che nella disidratazione.

Albuminuria

Presenza di albumina nelle urine. Normalmente l'albumina e tutte le proteine del plasma sono trattenute dal filtro renale e nelle urine se ne trovano soltanto tracce. In caso di danno al glomerulo renale il filtro diviene meno efficiente e si assiste alla comparsa di proteine nelle urine. Un'albuminuria fisiologica si può avere in condizioni particolari, per esempio dopo uno sforzo fisico intenso. Per evidenziare l'albuminuria si utilizzano strisce reattive oppure si esegue una determinazione quantitativa sulle urine delle 24 ore. Questi test sono sensibili a valori di albumina superiori a 300 mg/l per valori inferiori occorrono test specifici per la microalbuminuria.

Albuterolo

Farmaco della famiglia dei betastimolanti, comunemente usati per la cura dell'asma. L'impiego di betastimolanti è fondamentale nella crisi acuta di ostruzione bronchiale in quanto la loro azione farmacologica è in grado di dilatare i bronchi e, di conseguenza, facilitare la respirazione.

Alcali

Sostanze che si combinano con gli acidi per formare i sali e con gli acidi grassi per costituire i saponi. Tra i più comuni si ricordano l'ammoniaca, la soda caustica e l'idrossido di potassio. Se ingeriti possono causare gravi danni alla bocca, all'esofago e alla parte alta del tubo digerente.

Alcaloidi

Gruppo di composti organici azotati, basici, generalmente poco idrosolubili. Isolati da organismi vegetali, gli alcaloidi sono sostanze molto diffuse in natura: si trovano infatti nel caffè, nel tè e nel tabacco, ma anche in diverse droghe come la marjuana, l'hashish, l'oppio e la cocaina. La loro azione è diretta principalmente a livello del sistema nervoso: possono influenzare infatti le facoltà intellettive e volitive, la percezione del dolore, ma anche la respirazione, la pressione, la temperatura. Sebbene alcune di queste sostanze possano avere un'azione tossica, altre hanno un impiego farmacologico, come per esempio la codeina, un calmante della tosse, o la morfina, un potente antidolorifico.

Alcalosi

Disturbo dell'equilibrio acido-base dell'organismo caratterizzato da un accumulo di alcali del sangue, con un conseguente aumento del valore del pH nel sangue arterioso rispetto al valore fisiologico di 7,4.

Alcalosi metabolica

L'alcalosi metabolica è una condizione caratterizzata da un incremento degli ioni bicarbonato nel sangue, che insorge in seguito all'aumento del pH ematico (e quindi a una variazione dell'equilibrio acido-base). Quest'ultimo evento può manifestarsi nel quadro di patologie o disturbi che causano la perdita di acidi a livello gastrico o renale, per esempio frequenti episodi di vomito, o iperattività della corticale surrenale.

Alcalosi respiratoria

Riduzione del livello di anidride carbonica nel sangue, che si verifica in seguito a un'aumentata ventilazione polmonare (iperventilazione). Contemporaneamente si ha un aumento del valore del pH ematico. I sintomi accusati possono essere parestesie, intorpidimento e formicolii.

Alcaptonuria

Anomalia ereditaria del metabolismo degli aminoacidi fenilalanina e tiroxina dovuta a carenza dell'enzima omogentisinico-ossidasi, che provoca l'accumulo di pigmenti, detti alcaptoni, nelle urine (alcaptonuria). Il quadro sintomatologico prevede inscurimento delle urine, dovuto alla eccessiva quantità di acido omogentisico, pigmentazione della cartilagine e degli altri tessuti connettivi e, nelle fasi avanzate della malattia, artrite della colonna vertebrale e delle grandi articolazioni.

Alcol

Liquido incolore, solubile in acqua, ottenuto sinteticamente o dalla distillazione di soluzioni zuccherine fermentate. L'alcol etilico, detto "buongusto", (95% di alcol puro, 5% di acqua), viene generalmente usato per la realizzazione di preparati farmaceutici, di essenze, tinture, estratti, come disidratante e conservativo nella preparazione dei campioni istologici e anatomici. Per la disinfezione si impiega invece l'alcol denaturato, soluzione acquosa al 70% di alcol, il cui odore e sapore sono sgradevoli allo scopo di impedirne l'impiego come bevanda.

Alcol etilico

Costituente principale delle bevande alcoliche (vino, birra, liquori), si ottiene dalla fermentazione di zuccheri o amido. Durante il processo di lavorazione si formano altre sostanze che conferiscono alle bevande il gusto e l'aroma peculiari che le contraddistinguono. Il contenuto di alcol presente nelle bevande alcoliche viene espresso dal grado alcolico riportato in etichetta, che indica il volume percentuale di alcol in volume totale di bevanda. La produzione, il commercio e l'impiego dell'alcol etilico sono regolati da leggi.

Alcolemia

Concentrazione di alcol etilico nel sangue. Maggiore è il valore, minore è l'efficienza psico-fisica della persona. In alcuni Paesi viene tuttora usato come metodo per identificare il guidatore in stato di ebbrezza, ma spesso, per ragioni di praticità, tale metodologia è stata soppiantata dalle tecniche spirometriche. Il tasso massimo ammesso in Italia è di 0,8 (significa che sono tollerati 0,8 grammi per litro di liquido corporeo).