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Salute dalla A alla Z

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Pseudoparalisi

Perdita della sensibilità e della capacità di movimento di un arto. La pseudoparalisi è provocata da lesioni non ai motoneuroni, ma ai nervi sensoriali relativi alla struttura anatomica colpita è secondaria a varie patologie tra cui la malattia di Parkinson e la sifilide congenita.

Psicanalisi

Disciplina medica che si occupa del trattamento dei disturbi del comportamento e della psiche attraverso forme di colloqui con il paziente, durante i quali le cause alla base del malessere vengono evidenziate e quindi elaborare. Secondo Sigmund Freud, che nel 1886 impostò le basi della psicanalisi, i disturbi, le ansie e le turbe psichiche sono riconducibili a esperienze dolorose o comunque non desiderate, in particolare correlate alla sfera sessuale, che il paziente ha vissuto nel passato e che ha apparentemente dimenticato. In realtà, queste emozioni negative riaffiorano nei sogni e in certe nevrosi, fino a quando non vengono riportate alla luce nel corso della terapia e quindi superate. Dalla psicanalisi freudiana si sono poi sviluppate altre scuole di pensiero: la psicanalisi analitica o junghiana (elaborata da Carl Gustav Jung) privilegia l'analisi delle cosiddette ""motivazioni nascoste"", situate cioè nel profondo dell'animo, rispetto a quelle sessuali, mentre quella individuale o adleriana (dal nome del suo teorico, Alfred Adler) vede nel senso di inferiorità vissuto durante l'infanzia la causa degli atteggiamenti di ipercompensazione e del desiderio di autoaffermazione che muovono l'individuo adulto.

Psicanalista

Medico laureato in Medicina o in Psicologia che si occupa del trattamento di disturbi comportamentali avvalendosi delle teorie psicanalitiche. Per l'esercizio della professione di psicanalista è richiesto un percorso di formazione professionale post-laurea della durata di almeno quattro anni, accompagnato da un periodo di tirocinio e da un percorso di autoanalisi sotto la guida di uno psicoanalista già abilitato.

Psicastenia

Disturbo della sfera psichica caratterizzato da episodi di panico, fobie e ridotta o assente reazione agli stimoli esterni. La psicastenia può essere considerata una forma di nevrosi.

Psichedelici

Sostanze, di cui la principale è l'LSD, che agiscono sulla psiche generando allucinazioni di tipo visivo, uditivo e olfattivo. Esiste anche una classe di farmaci che impiega tali sostanze per il trattamento delle forme di alcolismo grave.

Psichiatra

Medico specializzato in psichiatria, che si occupa della diagnosi e della cura delle malattie mentali. Svolge la sua professione sia all'interno di ospedali pubblici sia come libero professionista.

Psicoanalettici

Farmaci in grado di sollecitare l'attività psichica. Gli psicoanalettici più conosciuti sono le amfetamine, che elevano il tono dell'umore, inibiscono il senso di stanchezza e diminuiscono l'appetito. L'impiego degli psicoanalettici deve essere attentamente monitorato ed è in genere riservato alle forme gravi di obesità o narcolessia.

Psicodiagnostica

Metodica che consente di individuare la presenza di patologie psichiche mediante test e colloqui clinici. è possibile sia tracciare il quadro generale della personalità sia formulare una diagnosi psichiatrica, valutando i sintomi presentati dal paziente e riconducendoli a una serie di quadri tipici più o meno standardizzati. Uno strumento classico della psicodiagnostica è il test delle macchie di Rorschach.

Psicofarmaci

Sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale, suddivise in ansiolitici, antidepressivi e neurolettici in relazione al loro effetto terapeutico. Gli psicofarmaci vengono prescritti nel trattamento sintomatico di disturbi quali ansia, insonnia e depressione il loro meccanismo d'azione si basa sulle sostanze che consentono la comunicazione tra le cellule del sistema nervoso, alterandone i livelli o modificando la sensibilità delle cellule stesse a tali sostanze.

Psicofarmacologia

Branca della farmacologia che studia le caratteristiche chimiche, le modalità di impiego e gli eventuali effetti collaterali degli psicofarmaci, valutando in particolare il rapporto rischi/benefici della somministrazione.

Psicogeno

Termine utilizzato per indicare un evento o un disturbo di origine psichica o mentale. Alcune forme di ansia, per esempio possono, nascere da situazioni non legate a fatti concreti e vengono quindi dette psicogene.

Psicologia

Scienza rivolta all'indagine dei comportamenti e dei processi mentali dell'uomo, del quale aiuta a delineare la personalità e ad individuare eventuali turbe. Esistono numerose applicazioni della psicologia in contesti differenti (psicologia del lavoro, psicologia sociale, psicologia clinica), e il metodo d'indagine viene detto introspettivo quando analizza i meccanismi della psiche, oppure oggettivo quando viene prestata maggiore attenzione alle dinamiche comportamentali.

Psicologo

Specialista laureato in psicologia e abilitato a trattare forme di disagio emotivo mediante colloqui personali con il paziente e tecniche specifiche, ma senza prescrivere farmaci. Per esercitare la professione sono necessari un percorso formativo post-laurea, un periodo di tirocinio e l'iscrizione all'Ordine degli psicologi.

Psicometria

Ramo della psicologia clinica rivolto all'indagine delle funzioni psichiche, per esempio l'intelligenza, oppure della personalità, mediante specifici test detti appunto psicometrici: i più utilizzati sono il test delle macchie di Rorschach e quello del quoziente intellettivo (QI).

Psiconevrosi

Condizione di grave nevrosi e disadattamento sociale. La forma ossessivo-compulsiva è caratterizzata da pensieri ripetitivi che spingono il soggetto ad assumere comportamenti anche pericolosi, mentre quella di difesa è accompagnata da ansia e malessere generale e causa irritabilità o atteggiamenti di paranoia.

Psicopatia

Disturbo caratterizzato da atteggiamenti o comportamenti definiti anomali o impropri. Si tratta di un disturbo della psiche che altera il carattere e la personalità del soggetto in maniera anche grave ma non coinvolge le funzioni intellettive.

Psicopatologia

Disciplina che studia i meccanismi delle malattie della sfera psichica e in generale di tutti i disturbi della personalità e dell'umore, come per esempio gli stati di stress e l'ansia. Scopo della psicopatologica è individuare il tipo di azione terapeutica maggiormente indicato.

Psicosi

Termine utilizzato in forma generica per indicare una malattia mentale e applicato, più in particolare, ai casi di grave alterazione della personalità caratterizzati da perdita del contatto con la realtà. Le psicosi vengono comunemente suddivise in varie categorie. Le psicosi endogene sono quelle per cui non è possibile evidenziare con chiarezza una causa specifica tipico esempio è la psicosi schizofrenica. Le psicosi organiche sono conseguenza di una malattia infiammatoria, traumatica, tossica, degenerativa o metabolica, mentre le psicosi reattive sono scatenate da un importante trauma psichico, per esempio un grave lutto. I sintomi possono essere di varia natura ma solitamente si riconoscono come aspetti caratteristici la mancata percezione del limite tra sé e la realtà esterna, la comparsa di allucinazioni o deliri e una profonda disgregazione della personalità con impossibilità a controllare pensieri, sentimenti, azioni ed estrema difficoltà a comunicare. Il grave disadattamento sociale che ne deriva è aggravato dalla totale inconsapevolezza verso la malattia in atto. La terapia si basa principalmente sull'uso dei neurolettici, che sono in grado di ridurre lo stato di sofferenza del paziente e migliorarne il rapporto con l'ambiente, anche se tale patologia può essere solamente controllata e non guarita.

Psicosi maniaco-depressiva

Anche detta disturbo bipolare, si tratta di un disordine psichico caratterizzato dall'alternanza di accessi di eccitazione e esaltamento (mania) e di profonde crisi depressive. La malattia insorge in genere tra i 20 e i 40 anni: le sue cause sono sconosciute sebbene si sospetti l'esistenza di una componente genetica. La fase depressiva viene trattata con la somministrazione di antidepressivi, quella maniacale con antipsicotici e sali di litio. Questi ultimi, se assunti in maniera continuativa, sono in grado di prevenire ulteriori episodi di disturbo bipolare. Al trattamento farmacologico può essere affiancata la psicoterapia individuale, di gruppo o famigliare.

Psicosomatico

Termine utilizzato per definire un disturbo o un sintomo fisico innescato da fattori psichici o forti stress emotivi. Tipici disturbi che possono avere natura psicosomatica sono la gastrite e la colite, ma anche l'emicrania, la psoriasi e l'asma bronchiale.