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Salute dalla A alla Z

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Ergoterapia

Forma di rieducazione psicomotoria utilizzata per il trattamento di diversi disturbi patologici. Si basa sullo svolgimento di un'attività fisica finalizzata a recuperare le funzioni fisiche e psichiche dell'organismo.

Erisipela

Malattia infettiva causata da batteri streptococchi. Interessa la pelle, il tessuto sottocutaneo e il sistema linfatico e si manifesta con arrossamento e gonfiore dell'area colpita, accompagnati da febbre elevata, brividi, nausea e vomito. Il trattamento si basa sulla somministrazione di antibiotici (penicillina o eritromicina) per almeno due settimane per ridurre i sintomi è possibile ricorrere ad antidolorifici e spugnature fredde sull'area arrossata.

Eritema

Arrossamento della pelle conseguente alla dilatazione dei capillari. Può essere causato da meccanismi nervosi o infiammatori interni oppure da agenti esterni (come l'esposizione al sole). Ne esistono diverse forme con caratteristiche proprie, per cui in genere il termine è seguito da uno specifico attributo che chiarisce l'affezione.

Eritema da calore

Arrossamento della pelle dovuto all'esposizione alla luce e al calore del sole: è spesso segno di un ustione di primo grado.

Eritema da pannolino

Tipo di eritema (arrossamento della pelle) che colpisce in genere neonati e lattanti ed è localizzato nella zona in cui il pannolino si trova a contatto con la cute. Nelle forme più gravi, può manifestarsi con lesioni cutanee nodulari. Viene trattato con creme emollienti.

Eritema indurato di Bazin

Infezione della pelle causata dal microrganismo responsabile della tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis). Interessa in genere la parte inferiore delle gambe e si presenta con noduli di colore rosso-violaceo o placche di un certo spessore e ulcerate in superficie. è una patologia che colpisce preferenzialmente le donne (soprattutto adolescenti e donne in menopausa) e tende a peggiorare quando il clima è freddo.

Eritrocita

Cellula del sangue di forma biconcava e priva di nucleo. La sua principale funzione è quella di trasportare l'emoglobina, una particolare proteina che contiene ferro e che dà vita a deboli legami con l'ossigeno. Gli eritrociti, detti comunemente globuli rossi, consentono quindi lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica in organi e tessuti. La produzione di eritrociti (eritropoiesi) è localizzata soprattutto nel midollo osseo delle vertebre, delle coste, dello sterno, delle parti terminali dell'omero e del femore e perché avvenga a ritmi regolari è necessario introdurre quotidianamente adeguate percentuali di ferro, rame, cobalto, di aminoacidi e vitamine, in particolare B12 e acido folico. Nell'uomo il numero degli eritrociti presenti nel sangue è compreso tra 4.500.000 e 5.500.000 unità per mm3, mentre nella donna è leggermente inferiore e varia tra 4.000.000 e 5.000.000 unità per mm3. Variazioni di tali livelli possono essere indicativi di patologie. Diverse malattie sono collegate ad anomalie funzionali o della struttura cellulare, per esempio l'anemia falciforme. La vita media di una cellula è di circa 120 giorni, al termine dei quali viene eliminata a livello della milza, del fegato e del midollo osseo.

Eritromelalgia

Patologia cutanea a carico delle estremità, in particolare gambe e piedi, dovuta a improvvisa vasodilatazione. Si manifesta con rossore, aumento della temperatura locale, gonfiore (edema), dolore e bruciore. L'eritromelalgia può essere idiopatica, ovvero non riconducibile ad alcuna causa apparente, oppure secondaria a malattie quali aumento dei globuli rossi (policitemia vera) e gotta.

Eritromicina

Antibiotico derivato dal batterio Streptomyces erythreus. è in grado di arrestare la crescita di batteri sia Gram-positivi che Gram-negativi, ed è particolarmente efficace contro Mycoplasma pneumoniae, responsabile della polmonite atipica primaria. La sua somministrazione è indicata per soggetti che hanno manifestato reazioni allergiche alla penicillina.

Eritroplasia

Condizione caratterizzata da lesioni di tipo eritematoso non dolorose a carico delle mucose. Le lesioni sono spesso a forma di papula e possono talvolta avere natura precancerosa, per esempio nella eritroplasia di Queyrat, che può colpire glande, vulva, labbra o mucosa della bocca e può evolvere verso l'epielioma spinocellulare.

Eritropoiesi

Meccanismo fisiologico che rende possibile la formazione degli eritrociti. Gli eritrociti originano a partire da precursori immaturi provvisti di nucleo localizzati nel midollo osseo delle vertebre, delle coste, dello sterno, delle parti terminali dell'omero e del femore. Tuttavia in presenza di particolari situazioni patologiche il processo può verificarsi anche in sedi extramidollari quali per esempio il fegato e la milza. Il processo di eritropoiesi prevede fasi successive di divisione e di maturazione delle cellule: incremento di emoglobina, perdita di organelli cellulari come ribosomi e mitocondri ed espulsione del nucleo.

Eritropoietina

Ormone secreto dal rene in grado di stimolare l'eritropoiesi, ovvero la produzione di eritrociti. è disponibile anche sotto forma di molecola di sintesi e viene somministrata per il trattamento dell'anemia grave associata a insufficienza renale.

Eritrosi

Manifestazione cutanea della policitemia e, talvolta, del diabete e della pellagra, caratterizzata da chiazze di colore rosso-bluastro e dai contorni irregolari. Può avere carattere familiare e in questo caso si manifesta con rossore e sudorazione profusa di mani, piedi, naso e orecchie.

Ermafroditismo

Contemporanea presenza di organi maschili e femminili o di tessuto testicolare e ovarico (ovotestis), causata da anomalie di differenziazione delle gonadi. Esiste anche il cosiddetto ermafroditismo falso, in cui è presente un solo tessuto sessuale ma associato a caratteristiche morfologiche del sesso opposto.

Ernia

Termine utilizzato per indicare il generico spostamento di un organo o di una sua parte dalla normale sede. L'ernia viene classificata sulla base di differenti parametri quali contenuto (ernia intestinale), localizzazione (ernia addominale), direzione in cui si sviluppa (ernia esterna o interna) e così via. In genere la comparsa di un'ernia è conseguente all'aumento della pressione intraddominale, all'indebolimento di muscoli, cartilagini e tendini oppure a masse tumorali che esercitano una forte compressione sull'area interessata. Obesità e gravidanza inoltre possono essere fattori predisponenti. Segni e sintomi dipendono dalla sede: l'ernia inguinale è caratterizzata per esempio da una tumefazione palpabile o visibile a volte dolorosa, ma altri casi possono essere segnalati unicamente da dolore e difficoltà di movimento (per esempio nell'ernia del disco). La terapia è in genere chirurgica ma spetta allo specialista valutare la modalità di approccio, in relazione all'età del paziente e a tipologia, sede e gravità dell'ernia.

Ernia del disco

Protrusione del nucleo polposo del disco intervertebrale attraverso l'anello fibroso. Interessa in particolare il tratto lombare e in oltre l'80 per cento dei casi colpisce il disco che si trova tra la quinta vertebra lombare e l'osso sacro. Questa patologia è in genere causata dalla degenerazione del disco in seguito a traumi o artrosi e si manifesta con dolore lombare che si estende a coscia e gamba, formicolii e progressiva diminuzione della sensibilità e della mobilità dell'arto. Tali sintomi sono conseguenti alla compressione che il nucleo polposo protruso esercita sulle radici dei nervi sciatici. Esiste anche un'ernia cervicale i cui sintomi sono gli stessi ma interessano la regione scapolare e il braccio fino alle dita della mano. L'esame radiografico della colonna vertebrale si limita a segnalare il ridotto spazio tra le vertebre per individuare il disco sporgente e le dimensioni dell'ernia occorrono indagini più specifiche (TAC o RMN). Nelle fasi acute il trattamento prevede la somministrazione di antinfiammatori e antidolorifici, cui può fare seguito l'asportazione chirurgica del disco interessato (erniorrafia).

Ernia iatale

Condizione caratterizzata dal parziale spostamento verso l'alto (quindi nel torace) dello stomaco, attraverso un'apertura del diaframma detta iato esofageo che normalmente consente all'esofago di passare nell'addome e unirsi allo stomaco. Nell'ernia iatale da scivolamento, a risalire nel torace è solo il piccolo tratto di giunzione presente tra esofago e stomaco (detto cardias) nel caso delle ernie iatali più estese risalgono sia il cardias sia parti più o meno cospicue dello stomaco. Nella maggior parte dei casi un'ernia iatale è congenita in alcuni soggetti non provoca alcun disturbo mentre in molti casi favorisce il passaggio nell'esofago dei succhi acidi gastrici (condizione nota come reflusso gastroesofageo), con dolori localizzati alla bocca dello stomaco che possono talvolta risalire verso il collo ed essere anche di notevole intensità. L'ernia iatale richiede un trattamento chirurgico solo se è voluminosa e se causa un reflusso gastroesofageo con infiammazione esofagea (esofagite) che non risponde alla terapia farmacologica.

Ernia inguinale

Fuoriuscita di parte dell'intestino all'interno del canale inguinale. Colpisce prevalentemente gli individui di sesso maschile, in particolare bambini e anziani, nei quali il canale stesso mette in comunicazione l'addome con lo scroto e consente il passaggio del funicolo spermatico. La più frequente è l'ernia inguinale obliqua esterna (o indiretta), mentre quella diretta è più rara e interessa il muscolo addominale retto. Le donne sono in genere colpite da ernia femorale (o crurale), che spesso va incontro a complicazioni. Il segno più evidente di un'ernia inguinale è una tumefazione non sempre dolente a livello della regione scroto-inguinale che, se non viene trattata, tende ad ingrandirsi e a raggiungere lo scroto l'evoluzione più pericolosa è però lo strangolamento, che scatena un improvviso e violento dolore associato a irriducibilità della tumefazione. La terapia è chirurgica, per via laparotomica o laparoscopica.

Erniorrafia

Intervento chirurgico eseguito per ridurre, riparare e suturare un'ernia, in particolare quella inguinale.

Erniotomia

Operazione chirurgica eseguita in caso di ernia non riducibile, in particolare nel caso di ernia strozzata.