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Salute dalla A alla Z

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Ricalcificazione

Meccanismo fisiologico che riporta il contenuto di calcio osseo a livelli normali, in seguito a fratture o lesioni delle ossa che ne hanno causato un calo. La ricalcificazione è legata alla presenza di vitamina D, all'azione di calcitonina e paratormone e coinvolge anche gli osteoblasti.

Rickettsia

Gruppo di batteri responsabile di numerose patologie, raccolte sotto la definizione di rickettsiosi: ne fanno parte per esempio la febbre Q o il tifo murino. Il batterio è un parassita che non è in grado di sopravvivere al di fuori dell'organismo ospite e viene veicolato da insetti quali acari e zecche.

Rickettsiosi

Gruppo di patologie infettive causate da batteri parassiti del genere Rickettsia, per esempio il tifo murino e la febbre Q. Le rickettsiosi sono accomunate dalla presenza di un serbatoio animale e dalla trasmissione da parte di insetti (in particolare zecche), ma ciascuna di esse presenta un proprio quadro clinico. In generale, il periodo di incubazione è in media di 7-14 giorni l'esordio è brusco e si manifesta con febbre, cefalea, dolori muscolari e malessere diffuso. Spesso insorge un esantema che può assumere carattere emorragico. Il trattamento è in genere a base di antibiotici.

Ricostruzione dei denti

Trattamento odontoiatrico che prevede la sostituzione con denti artificiali di quelli naturali mancanti. Tali protesi sono realizzate in materiali molto resistenti, simili nell'aspetto al tessuto fisiologico vengono fissate all'arcata dentale con diverse tecniche, per esempio ponti o impianti dentali. La ricostruzione è utile anche in presenza di rotture parziali della corona.

Ridotta tolleranza agli zuccheri

Conosciuta con la sigla IGT (dall'inglese Impaired Glucose Tolerance) è una condizione in cui il soggetto, pur non presentando valori di glicemia tali da essere definito diabetico, manifesta una scarsa capacità di riportare la glicemia su valori normali dopo avere assunto un carico di glucosio. Un tempo definita come diabete subclinico, essa viene identificata esclusivamente mediante il test di tolleranza ai carboidrati, conosciuto con il nome di curva da carico di glucosio, quando il valore di glicemia alla seconda ora è compreso tra 140 e 199 mg/dl. I soggetti che presentano questa condizione hanno il 2 per cento all'anno di probabilità che si manifesti un vero diabete di tipo 2 e una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione normale spesso sono soggetti obesi e/o con familiarità per diabete di tipo 2. Tali pazienti dovrebbero riportare il peso corporeo su valori adeguati (indice di massa corporea non superiore a 25) ed evitare la vita sedentaria. è opportuno inoltre che eseguano il test di tolleranza ai carboidrati ogni anno.

Rifamicina

Antibiotico battericida efficace contro micobatteri, cocchi Gram-positivi e bacilli Gram-negativi. Viene somministrata in genere per via via intramuscolare o locale nel trattamento della tubercolosi o di infezioni cutanee, della cornea e dell'orecchio.

Rifampicina

Antibiotico utilizzato quasi esclusivamente nel trattamento della tubercolosi. è un derivato della rifamicina e svolge azione battericida nei confronti di numerosi microrganismi, per cui viene impiegato anche nella terapia della meningite da Neisseria, nella leishmaniosi e nelle infezioni da Chlamydia.

Riflesso

Reazione fisiologica involontaria che si manifesta in seguito alla stimolazione di un recettore e che coinvolge un muscolo o una ghiandola. Alla base del meccanismo si trova una struttura nervosa costituita da recettore, neurone afferente, via nervosa centrale, neurone efferente ed effettore (il muscolo o la ghiandola). In genere i riflessi si dividono in innati, primitivi e acquisiti la loro specifica denominazione è collegata alla tipologia del recettore stimolato, al tipo di azione che viene innescata e agli organi coinvolti. Fanno parte dei riflessi innati, per esempio, la miosi (ovvero il restringimento della pupilla in presenza di una forte illuminazione) e il riflesso cardiocircolatorio che garantisce il battito del cuore i riflessi primitivi invece sono quelli tipici del neonato e tendono a scomparire con l'evoluzione delle strutture del cervello. I riflessi condizionati infine sono il frutto di uno specifico ""allenamento"" e richiedono la partecipazione della corteccia cerebrale, che riconosce l'evento o il comando scatenante e innesca la reazione desiderata.

Riflesso bulbo-cavernoso

Detto anche RBC, è un test utile per valutare gli aspetti neurologici del sistema urogenitale. Si effettua comprimendo brevemente e rapidamente tra pollice e indice il glande (nell'uomo) o la clitoride (nella donna) e osservando se compare una normale contrazione riflessa, visibile e palpabile, del muscolo bulbo-cavernoso al di sotto del margine anale. Con questa manovra il medico può differenziare la sede di un'eventuale lesione neurologica in presenza di un problema sessuale. In caso di lesione della porzione sacrale del midollo spinale infatti il paziente potrà avere l'eiaculazione senza l'erezione, mentre in caso di lesione della porzione cervicale o toracica del midollo spinale erezione ed eiaculazione sono normali ma mancherà l'orgasmo. Questa prova deve comunque essere seguita da accertamenti strumentali più sofisticati.

Riflesso oculocardiaco

Particolare riflesso, detto anche riflesso di Aschner, che si manifesta in seguito alla stimolazione del nervo vago dovuta alla compressione dei globi oculari, caratterizzato dall'abbassamento della frequenza cardiaca. In genere si tratta una riduzione di circa di 5-13 battiti al minuto se si attesta su valori superiori segnala irritabilità vagale.

Riflessoterapia

Approccio terapeutico che prevede la stimolazione di aree del corpo allo scopo di stimolare le funzioni di organi anche lontani. Si avvale di diverse tecniche, tra cui vanno ricordate la reflessologia plantare e l'agopuntura.

Rigetto

Reazione immunitaria contro un tessuto o un organo trapiantato incompatibile con l'ospite. Il sistema immunitario distrugge il tessuto o l'organo incompatibile. Il rigetto può essere acuto (dopo una o due settimane dal trapianto) e cronico. La reazione di rigetto può essere combattuta o ritardata mediante farmaci immunosoppressori.

Rigiscan

Particolare strumentazione che permette di registrare la frequenza, la validità e la durata delle erezioni notturne. Viene impiegata nelle prime fasi dell'accertamento, specialmente nel paziente di giovane età in assenza di malattie ben identificabili che potrebbero giustificare un deficit di erezione. Il test viene eseguito per un paio di notti consecutive e comporta la semplice applicazione di due apposite ""fascette"" sul pene, collegate a un apparecchio di registrazione. Il rilevamento di erezioni notturne di normale rigidità orienta la diagnosi verso un problema di disfunzione erettile di origine psicologica.

Rigor mortis

Condizione di irrigidimento muscolare che si verifica dopo il decesso, in seguito all'accumularsi nei tessuti dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare. Il fenomeno inizia a circa due ore dalla morte a partire dal capo e si completa in 6-12 ore, per poi scomparire dopo circa 48 ore.

Rigurgito

Disturbo caratterizzato dal reflusso verso la bocca di materiale proveniente dallo stomaco. è un meccanismo involontario ed è tipico del vomito tende a manifestarsi in presenza di patologie gastriche di varia natura e il materiale rigurgitato può essere liquido o solido.

Rima palpebrale

Spazio compreso tra il bordo della palpebra inferiore e superiore. Le dimensioni di tale spazio possono aumentare come riflesso involontario in presenza di stimoli che coinvolgono il sistema nervoso simpatico, per esempio un forte spavento, mentre diminuiscono in condizioni di ipotonia o blefaroptosi.

Rinite

Processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico della mucosa interna del naso. A differenza della rinite allergica, che insorge in particolari condizioni e richiede un trattamento specifico, le riniti infettive sono scatenate da virus o batteri e si presentano con materiale purulento che può intasare anche i seni paranasali, mascellari e frontali, dando vita al quadro clinico della sinusite. Nelle forme più gravi, o in assenza di adeguati trattamenti, l'infezione si estende anche alle strutture dell'orecchio e all'apparato broncopolmonare. è possibile somministrare farmaci ad azione vasocostrittrice (in genere spray nasali), ricordando tuttavia che l'uso eccessivo può avere come effetto collaterale l'irritazione cronica della mucosa.

Rinite allergica

Malattia infiammatoria che colpisce la mucosa di rivestimento interno del naso e che, in base alle cause che la provocano, può presentarsi in modo temporaneo (stagionale) o cronico. Si tratta di una condizione molto diffusa e in continua crescita, probabilmente in rapporto al progressivo inquinamento atmosferico che sembra favorire la suscettibilità della mucosa verso alcune sostanze. Di fatto i soggetti interessati da una rinite allergica quando vengono a contatto con una determinata sostanza vanno incontro a una serie di disturbi più o meno intensi, ma sempre localizzati all'apparato nasale. La causa prima della malattia è dunque un disturbo dell'intero organismo, anche se i fastidi più importanti si manifestano a carico del naso: è infatti a questo livello che le sostanze responsabili dell'allergia innescano una serie di reazioni che irritano la mucosa interna, la fanno gonfiare (edema) e provocano un'abbondante secrezione di consistenza acquosa, accompagnata dal bisogno di soffiarsi continuamente il naso. Le manifestazioni sono in genere tipiche: sensazione di prurito agli occhi e al naso, starnuti a raffica, difficoltà di respirazione per via nasale, spesso associata a tosse secca e occhi gonfi e rossi. Tra le sostanze che più spesso provocano una condizione di questo tipo vi sono i pollini dei fiori e delle piante. Il trattamento della rinite allergica si basa sull'uso di antiallergici assunti sia per bocca sia per applicazione locale (spray nasali) esistono poi i farmaci ad azione vasocostrittrice che favoriscono la respirazione, ma il loro uso deve essere molto cauto e mai continuativo per gli effetti collaterali che possono provocare (per esempio innalzamento della pressione arteriosa). Quando i disturbi sono molto intensi possono essere somministrati prodotti a base di cortisone, sia per via nasale sia per bocca. Sono molto utili anche le irrigazioni nasali con soluzione fisiologica, da praticare al mattino e alla sera. In caso di rinite allergica stagionale, la durata del trattamento è limitata al periodo in cui la sostanza scatenante è presente nell'aria.

Rinofaringite

Processo infiammatorio a carico della faringe e delle mucose nasali, in genere causata da agenti virali. Si manifesta con dolore alla gola (che appare arrossata) e secrezione mucosa. La durata dell'affezione varia da 2 a 5 giorni e viene trattata con FANS e suffumigi.

Rinofima

Patologia dermatologica caratterizzata da un edema cronico del tessuto connettivo del naso, che diventa rossastro e bitorzoluto. Colpisce in genere le persone anziane ed è una conseguenza dell'acne rosacea. Il trattamento può essere chirurgico o radioterapico.