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Salute dalla A alla Z

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Operazione di Blalock-Clagett

Intervento di cardiochirurgia che consente di "aggirare" un restringimento congenito presente nel tratto iniziale dell'aorta. In pratica il chirurgo crea un collegamento tra l'arteria succlavia e l'aorta al di sotto dell'ostruzione.

Operazione di Whipple

Conosciuta anche come pancreatoduodenenctomia radicale, è una tecnica chirurgica impiegata in presenza di tumori del pancreas e delle vie biliari che comporta la rimozione di pancreas e duodeno. In seguito occorre ripristinare il collegamento tra le strutture dell'apparato digerente, facendo ricorso a un'anastomosi tra stomaco e intestino e ad una stomizzazione tra coledoco e stomaco o intestino.

Opistotono

Condizione caratterizzata da una forte contrazione dei muscoli della schiena, per cui il soggetto appoggia sul letto solo la testa e i talloni, assumendo una posizione simile a un ponte. L'opistotono è tipico delle crisi epilettiche, dell'isteria e dell'avvelenamento da tetano.

Opoterapia

Forma di terapia che impiega preparati a base di estratti di organi o tessuti, nelle situazioni in cui occorre trattare l'inadeguata funzionalità dell'organo omologo del paziente. Il diffondersi di patologie come l'AIDS o il cosiddetto ""morbo della mucca pazza"", i cui agenti patogeni non possono essere isolati da organi e tessuti, ha spinto la comunità scientifica a proibire l'utilizzo di estratti freschi, in modo da evitare la trasmissione degli agenti stessi.

Oppiaceo

Sostanza derivata dall'oppio la cui azione si esplica a livello di specifici recettori cerebrali. Sono oppiacei, per esempio, la morfina, l'eroina e il metadone tali sostanze sono responsabili di alterazioni della frequenza cardiaca, del ritmo e del volume respiratorio e di un complessivo rallentamento delle funzioni psico-motorie. L'assunzione continua di sostanze oppiacee, anche a fini terapeutici, ha come effetto collaterale l'assuefazione e la conseguente dipendenza, per cui occorrono dosi sempre maggiori per ottenere il medesimo risultato.

Oppio

Sostanza naturale dall'aspetto lattiginoso estratta da una varietà di papavero detta Papaverum sonniferum album, che contiene particolari alcaloidi in grado di inibire o deprimere l'attività del sistema nervoso centrale. Da tali alcaloidi è possibile ricavare sostanze per uso terapeutico, per esempio la morfina. Altri derivati dell'oppio, naturali o di sintesi, sono la codeina, l'eroina e il metadone.

Oppioidi endogeni

"Note anche come endorfine, sono sostanze simili all'oppio prodotte da cellule localizzate in prevalenza a livello del sistema nervoso centrale (ma anche dell'ipofisi e delle ghiandole surrenali). Dal punto di vista della struttura chimica le endorfine sono piccoli segmenti proteici (peptidi) e si suddividono in quattro classi dette alfa, beta, gamma e delta, cui si affiancano le cosiddette encefaline che sono però liberate da terminazioni nevose differenti. La loro attività è simile a quella della morfina e si esplica nell'ambito dei centri nervosi che regolano la percezione del dolore e del piacere: gli oppioidi endogeni possono essere considerati antidolorifici naturali e vengono prodotti, per esempio, in situazioni di stress o di emergenza per aiutare l'organismo a superare il dolore o calmare l'ansia.

Opsiuria

Condizione caratterizzata dall'abbondante emissione di urine a digiuno. L'opsiuria è spesso una spia dell'ipertensione portale, che può a sua volta essere causata da diverse patologie, per esempio la cirrosi epatica.

Optometria

Tenica di misurazione dell'acuità visiva basata su specifici strumenti che permettono di determinare il potere di rifrazione dell'occhio. Il cosiddetto ""esame della vista"" prevede inoltre delle prove di tipo soggettivo, in cui il paziente è invitato a leggere, su una tavola posta a una distanza fissa, segni (lettere o figure) di dimensioni variabili che corrispondono ai diversi livelli di acuità visiva.

Optometrista

Ottico specializzato in optometria. L'optometrista è una figura tecnica che si occupa della realizzazione di lenti correttive per il trattamento dei difetti dell'acuità visiva spesso svolge anche compiti diagnostici.

Orbita

Ciascuna delle due cavità craniche in cui sono alloggiati i bulbi oculari e i loro principali annessi (nervi, muscoli, vasi sanguigni). L'orbita può essere interessata da infezioni che originano in genere nei seni paranasali o nei denti, oppure da fratture che possono comportare uno spostamento del globo oculare.

Orchiectomia

Intervento chirurgico di asportazione di uno o di entrambi i testicoli. Viene eseguito in presenza di necrosi conseguenti a torsione oppure di tumori e interessa testicolo ed epididimo. Dopo l'intervento, al paziente può essere applicata una protesi.

Orchiepididimite

Disturbo infiammatorio che colpisce contemporaneamente il testicolo e l'epididimo. L'orchiepididimite è provocata da batteri Gram-negativi o del genere Chlamidia e può essere la conseguenza di traumi acuti o manifestarsi in seguito a un'uretrite, una prostatite o un intervento di chirurgia prostatica raramente può essere associata ad ascessi scrotali. Il trattamento è antibiotico.

Orchiopessia

Operazione eseguita per fissare il testicolo allo scroto in caso di alterata discesa. Il percorso di discesa del testicolo è infatti molto lungo e può andare incontro a ostacoli di varia natura, in particolare a livello del canale inguinale. In questi casi l'orchiopessia consente di evitare patologie quali l'orchite traumatica, la torsione del testicolo o la pericolosa degenerazione maligna.

Orchite

Patologia infiammatoria che interessa il corpo del testicolo. Il 30 per cento circa delle orchiti è di origine infettiva (in particolare da parotite), colpisce l'albuginea (la tunica di rivestimento) e può comportare l'atrofia del testicolo. In altri casi l'infiammazione è dovuta a traumi e si manifesta con dolore e aumento delle dimensioni dell'organo.

Orecchio

Organo dell'udito e dell'equilibrio, posto ai lati della testa. Dal punto di vista anatomico è suddiviso in tre strutture, orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno. Le prime due hanno funzioni prettamente uditive, in quanto servono a raccogliere i suoni provenienti dall'esterno e a convogliarli verso le strutture dell'orecchio interno, che invece si occupa anche del controllo dei meccanismi dell'equilibrio. L'orecchio esterno è composto da padiglione auricolare e condotto uditivo esterno (detto anche meato acustico) l'orecchio medio si presenta come uno spazio irregolare all'interno dell'osso temporale in cui si trovano il timpano e la catena degli ossicini (staffa, incudine e martello), che insieme rendono possibile la trasmissione dei suoni inoltre, l'orecchio medio è in comunicazione con il rinofaringe grazie alla tuba di Eustachio. L'orecchio interno infine è detto anche labirinto ed è formato dall'apparato vestibolare e da quello cocleare: il primo riunisce i canali semicircolari, l'utricolo e il sacculo, che partecipano alle funzioni dell'equilibrio, mentre il secondo è composto dalla coclea o chiocciola e si occupa della trasmissione dell'impulso sonoro proveniente dal timpano ai centri uditivi del cervello, mediante il nervo cocleare. Le strutture deputate al controllo dell'equilibrio sono i canali semicircolari, tre condotti ripieni di una sostanza detta endolinfa che, in relazione alla posizione assunta dal corpo o dalla testa, scivola verso una sola delle aree sensibili ai suoi movimenti, il sacculo e l'utricolo, le quali a loro volta inviano i dati al nervo vestibolare e quindi al cervello.

Orecchio a cavolfiore

Deformazione provocata da lesioni o traumi a livello del padiglione auricolare, in cui la cartilagine infiammata si ""accartoccia"" su se stessa. L'orecchio a cavolfiore è frequente nei pugili ma può insorgere anche in seguito a piercing eseguiti in condizioni di scarsa igiene, che favoriscono la trasmissione di batteri patogeni (in particolare Pseudomonas aeruginosa).

Oressizzanti

Farmaci somministrati allo scopo di stimolare l’appetito nelle situazioni di inappetenza non transitoria. Agiscono sul sistema nervoso centrale ed esercitano un’azione contraria rispetto agli anoressizzanti.

Orgasmo

Sensazione di intenso piacere che compare durante un rapporto sessuale nel momento della massima eccitazione. Per l'uomo sopraggiunge contemporaneamente all'eiaculazione, con espulsione dello sperma e ritmica contrazione della muscolatura del bacino. Quest'ultima è presente anche nella donna ed è accompagnata dalla contemporanea contrazione della parete vaginale. In entrambi si ha la comparsa di fenomeni generali quali l'aumento della frequenza del respiro e del battito cardiaco. All'orgasmo segue il cosiddetto periodo refrattario, durante il quale interviene una sorta di generale ""rilassamento"" che non consente di avere altri orgasmi tale periodo è più lungo per l'uomo. L'incapacità di raggiungere un orgasmo, per cause fisiche o psicologiche, prende il nome di anorgasmia.

Ormoni

Sostanze di diversa natura chimica che vengono secrete da cellule presenti nelle ghiandole endocrine o in altri organi quali cervello, polmoni e intestino. Vengono immessi direttamente nel sangue e la loro azione si esplica a livello dei cosiddetti organi bersaglio, strutture anatomiche specifiche e distanti dalle cellule secretrici, dotate di specifici recettori per i diversi ormoni. La secrezione è regolata da un delicato meccanismo detto di feedback, grazie al quale viene rilevato il tasso di ciascun ormone presente nel sangue in base a quest'ultimo la secrezione stessa viene stimolata o inibita. Tra i principali ormoni vanno segnalati l'insulina, la somatotropina (o GH), la tiroxina, il testosterone e la calcitonina. Diverse patologie sono causate da squilibri ormonali, per esempio l'ipertiroidismo.