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Salute dalla A alla Z

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Nevo

Un nevo (o neo) è una macchia presente sulla superficie cutanea che può avere diversa origine e caratteristiche. I nevi compaiono a tutte le età in relazione all'esposizione alla luce solare e al fototipo del soggetto: gli individui di carnagione chiara sono maggiormente predisposti allo sviluppo di nevi, in particolare tra i 20 e i 30 anni. Le efelidi sono conseguenti a un semplice accumulo di melanina, i nevi vascolari sono un insieme anomalo di vasi sanguigni mentre i nevi melanocitici sono causati dalla proliferazione di melanociti all'interno della pelle. Talvolta i nevi possono far parte del quadro clinico di alcune malattie sistemiche, per esempio la neurofibromatosi. Una caratteristica molto importante dei nevi è l'aspetto con cui si presentano: modificazioni improvvise a livello di colore e dimensioni possono infatti essere indicative di patologie anche molto gravi, per esempio il melanoma maligno. In questi casi occorre procedere all'asportazione del nevo ed eseguire un controllo istologico.

Nevralgia trigeminale

Disturbo che interessa le aree innervate dal nervo trigemino, in particolare labbra, gengive, guance e mento. Compare in età adulta, in genere dopo i cinquant'anni, e si manifesta con il cosiddetto tic doloroso, una fitta estremamente intensa e dolorosa che scompare dopo pochi secondi questi attacchi possono presentarsi più volte nel corso della giornata, continuare anche per diversi mesi e poi scomparire. Le cause scatenanti non sono del tutto chiare ma nella maggior parte dei casi sono coinvolte compressioni vascolari lungo il decorso del trigemino, in particolare nel punto in cui le radici nervose entrano nel tronco encefalico. Il trattamento prevede la somministrazione di carbamazepina o baclofen qualora la terapia farmacologica non fosse sufficiente, occorre un intervento di microchirurgia vascolare per decomprimere il trigemino.

Nevrite

Detta anche neurite, è un'affezione di varia natura (infiammatoria, tossica, degenerativa, post-traumnatica) che interessa un nervo cranico o periferico. Ne sono esempi la nevrite da herpes (di origine virale) e la nevrite ottica retrobulbare (autoimmune, spesso prima manifestazione della sclerosi multipla).

Nevrite ottica

Patologia che interessa un solo lato del nervo ottico, caratterizzata da dolore durante i movimenti dell'occhio e alterazioni della vista che possono degenerare in cecità. Le cause sono diverse e non sempre chiare, anche se in genere la nevrite ottica è secondaria a patologie virali o presente nel quadro clinico della sclerosi multipla e delle vasculiti. La terapia si basa sulla somministrazione di corticosteroidi ma non è sempre efficace.

Nevrite retrobulbare

Patologia oculare dall'esordio acuto che insorge in seguito alla degenerazione della guaina mielinica del nervo ottico, in genere monolaterale: questo fa sì che non sia più possibile la comunicazione tra retina e cervello, per cui il paziente va incontro a una consistente riduzione della parte centrale del campo visivo. Guarisce da sola nell'arco di alcune settimane ma in alcuni casi può essere trattata con cortisonici. La nevrite retrobulbare è spesso la prima manifestazione clinica della sclerosi multipla.

Nevrosi

Il termine nevrosi riassume un insieme di patologie psichiatriche correlate ai cosiddetti disturbi d'ansia, che richiedono un trattamento specifico in quanto fortemente invalidanti per il soggetto che ne è affetto. Fanno parte di tale gruppo i disturbi da attacchi di panico, le fobie sociali e quelle specifiche (per esempio la paura di alcuni insetti o degli spazi aperti), l'ansia e i disturbi ossessivo-compulsivi.

Nicotina

Alcaloide presente nelle foglie del tabacco che può avere effetti tossici a seconda della quantità di sostanza assunta e del grado di assuefazione: aumento della pressione arteriosa, della frequenza e della forza di contrazione cardiaca, del consumo miocardico di ossigeno, del flusso arterioso coronarico. La nicotina ha mostrato anche di provocare aumento delle concentrazioni ematiche di glucosio, cortisolo, acidi grassi liberi e vasopressina ad alte dosi, poi, la nicotina provoca spasmi della muscolatura liscia intestinale, contrazioni muscolari e convulsioni. I maggiori rischi sono connessi con gli effetti a lungo termine: l'uso prolungato e massiccio è una delle cause principali di patologia cardiaca coronarica, (angina pectoris, aritmie, ischemia o, trombosi, arteriopatie periferiche), favorisce l'ulcera gastrica e contribuisce, insieme alle altre sostanze contenute nelle sigarette ad aumentare il rischio di tumori, specialmente al polmone. Viene assunta per via inalatoria, attraverso il fumo, o per via linguale attraverso le mucose della bocca e dà dipendenza.

Nictalopia

Disturbo associato alla retinite pigmentosa, una patologia caratterizzata dalla degenerazione dei coni della retina e dal conseguente prevalere delle funzioni dei bastoncelli. Le capacità visive dei soggetti che ne sono affetti risultano pertanto migliori al crepuscolo.

Nicturia

Incremento della quantità di urina prodotta durante la notte, associato spesso a poliuria (aumento generale della produzione di urina). Tale condizione può essere causata da patologie quali il diabete insipido e il diabete mellito ma anche da farmaci, per esempio i diuretici.

Nistagmo

Condizione caratterizzata da un movimento involontario di entrambi gli occhi, in cui sono presenti una fase lenta in una direzione e una più rapida di ritorno. Ne esistono differenti tipi, sia congeniti sia conseguenti a patologie. Il nistagmo labirintico è causato da una lesione a carico del labirinto il nistagmo di fissazione è una manifestazione di gravi difetti oculari e si manifesta quando il soggetto fissa lo sguardo su un oggetto il nistagmo paralitico infine è conseguente alla paralisi di uno dei muscoli dell'occhio.

Nitriti

Composti chimici derivati dai nitrati a opera di microrganismi presenti, nell'uomo, a livello dell'apparato gastrointestinale. Sono tossici in quanto ostacolano il trasporto dell'ossigeno da parte del sangue e poiché formano, insieme alle amine, delle sostanze cancerogene chiamate nitrosamine. L'intossicazione da nitriti colpisce in prevalenza i neonati e si manifesta con cianosi, improvvisa ipotensione arteriosa, cefalea, vertigini, tremori, nausea e vomito.

Nitroglicerina

Derivato del nitrato di glicerolo. La nitroglicerina è una sostanza liquida incolore e oleosa impiegata in ambito medico nei farmaci nitroderivati.

Nocardiosi

Patologia che colpisce in prevalenza soggetti immunodepressi o affetti da broncopneumopatie croniche. Può essere cronica o acuta ed è causata da batteri del genere Nocardia. Si manifesta con febbre e polmonite purulenta il passaggio dei batteri nel sangue provoca microascessi cutanei e pericolosi ascessi cerebrali, renali ed epatici. Il trattamento prevede la somministrazione di antibiotici (sulfadiazina) e il drenaggio chirurgico degli ascessi.

Nodo senoatriale

Struttura anatomica presente nel muscolo cardiaco e localizzata nell'atrio destro. è costituita di fibre la cui contrazione avviene in maniera più rapida rispetto alle altre cellule del muscolo cardiaco ed è responsabile dell'inizio della contrazione cardiaca e della sua regolazione.

Nodulo

Formazione solida e di forma più o meno sferica la cui origine può essere infiammatoria, infettiva o neoplastica. Può insorgere praticamente in tutti gli organi, ma in particolare al seno, al polmone e all'utero     i noduli neoplastici devono essere asportati chirurgicamente per un esame istologico che ne chiarisca la natura benigna o maligna.

Nodulo del seno

Formazioni solide e sferiche, di dimensioni anche molto piccole, che compaiono nel tessuto della mammella e sono rilevabili alla palpazione o all'esame radiografico. Sono relativamente frequenti e possono essere il segno di patologie differenti, in particolare iperplasia mammaria, fibroadenoma, cisti o ascessi mammari e carcinoma della mammella. I noduli tendono a essere asintomatici e vengono in genere rilevati dalla donna durante l'autopalpazione, dal medico durante una visita o nel corso di una mammografia. In presenza di un nodulo, l'approccio diagnostico deve tenere conto di alcune indicazioni quali storia clinica del soggetto (verificando per esempio la presenza di carcinomi mammari in famiglia), dimensioni e mobilità del nodulo stesso, età della paziente: al di sotto dei 25 anni infatti il carcinoma è estremamente raro e può essere sufficiente una ecografia, mentre a partire dai 35 anni la presenza di un nodulo è considerata a rischio di malignità ed è necessario un agoaspirato, in modo da poter eseguire l'esame citologico delle cellule. La positività di tale esame è indicativa di carcinoma l'esito negativo richiede comunque un periodo di osservazione (in genere sei mesi) per valutare un'eventuale crescita.

Nodulo di Osler

Nodulo presente sulla cute di mani e piedi in pazienti colpiti da endocardite batterica

Nootropi

Sostanze in grado di stimolare l'attività del cervello, agendo da vasodilatatori, attivatori del metabolismo dei neuroni o direttamente sulla neurotrasmissione. I farmaci nootropi vengono somministrati in genere a soggetti anziani colpiti da disturbi cognitivi.

Noradrenalina

Ormone secreto dalle ghiandole surrenali. Alcune sue caratteristiche chimiche e fisiologiche sono simili a quelle dell'adrenalina ma agisce in particolare come vasocostrittore, aumentando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.

Nosologia

Disciplina che si occupa della classificazione e descrizione delle diverse patologie, utilizzando come parametri di riferimento l'identificazione, la sintomatologia, la terapia e l'eziologia.