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Salute dalla A alla Z

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Nefropatia

Termine che indica una patologia del rene di tipo infettivo, infiammatorio, degenerativo o sclerotico, anche secondaria ad altre malattie. Le principali nefropatie sono la pielonefrite, la nefropatia diabetica e la nefrosclerosi." Nefrosclerosi,"Sclerosi renale che insorge in seguito all'aumento di tessuto connettivo dell'organo, causato a sua volta da ipertensione nervosa o da una disfunzione vascolare congenita o conseguente a lesioni.

Nefropatia diabetica

Sofferenza del rene causata dal diabete mellito. Può procedere fino all'insufficienza renale e alla dialisi. è una delle più frequenti complicazioni del diabete, sia di tipo 1 (insulinodipendente) sia di tipo 2 (non insulinodipendente). Già dall'esordio clinico il diabete modifica la funzione renale, ma queste alterazioni rimangono silenti per anni. Il primo segno che si sta instaurando una nefropatia clinica è dato dalla comparsa di microalbuminuria, cioè di tracce di proteine nelle urine. Dopo circa 10-20 anni, ma l'intervallo può variare in relazione al soggetto, è possibile la comparsa di una vera e propria nefropatia, caratterizzata dall'aumentata escrezione di proteine con le urine (albuminuria franca), più alti livelli di creatina e azoto nel sangue (segno che il rene non lo depura correttamente) e dalla comparsa di ipertensione arteriosa. Quando l'insufficienza renale si aggrava per il paziente diventa indispensabile il ricorso alla dialisi.

Nefrostomia

Intervento chirurgico eseguito in presenza di patologie che ostacolino il deflusso dell'urina per mettere in comunicazione con l'esterno le vie urinarie superiori.

Neisseria gonorrhoeae

Microrganismo patogeno responsabile di un’infezione delle mucose genitali detta gonorrea. È un batterio Gram-negativo conosciuto anche con il nome di gonococco e la sua trasmissione avviene per via sessuale.

Neonato prematuro

Un neonato viene detto prematuro quando il parto avviene prima della normale conclusione della gravidanza. Più il termine della gravidanza è precoce, maggiori sono i rischi per la vita del bambino e si tende a individuare come ""soglia di sicurezza"" un intervallo compreso tra la ventottesima e la trentaduesima settimana di gestazione, al di sotto del quale la mortalità è assai elevata. Un neonato prematuro richiede un trattamento in terapia intensiva all'interno di una incubatrice, sia per mantenere costante la temperatura corporea sia per evitare infezioni, e un costante monitoraggio di tutte le funzioni vitali in alcuni casi può essere necessaria l'ossigenoterapia. Frequente è la sindrome da distress respiratorio (ARDS), a causa dell'immaturità dei polmoni altre complicazioni possono essere le emorragie cerebrali, la retinopatia e l'ittero. Attualmente, l'80% dei prematuri sopravvive e, in assenza di complicazioni, entro i tre anni raggiunge lo stesso grado di sviluppo dei nati a termine.

Neonatologia

Disciplina medica che fa capo alla pediatria e che si occupa del neonato dal punto di vista fisiologico e delle malattie che possono insorgere durante le prime settimane di vita.

Neonatologo

Pediatra specializzato nell'assistenza al neonato (neonatologia).

Neoplasia

Sinonimo di tumore.

Neoplasie endocrine multiple

Dette anche MEN, sono patologie caratterizzate da iperplasie o neoplasie a carico delle ghiandole endocrine. Vengono trasmesse per via genetica e distinte in relazione alle ghiandole interessate: la MEN di tipo I è caratterizzata da neoplasie a carico di tiroide, paratiroidi, corteccia surrenale e pancreas endocrino la MEN di tipo II comporta iperplasia delle paratiroidi oppure tumori della tiroide e della midollare del surrene la MEN di tipo III è simile alla precedente ma possono aggiungersi neuromi a livello del tratto gastrointestinale delle labbra e della congiuntiva.

Nervi cranici

Nervi che originano dal cervello o dal midollo allungato e che, all'inizio del loro decorso, sono contenuti nella cavità cranica. Attraverso i fori della base cranica raggiungono poi gli organi periferici. Sono rivestiti dalle meningi. Sono appaiati (12 coppie) in modo che ogni nervo abbia un ramo per il lato destro e uno per il lato sinistro del corpo. In particolare, tre sono sensitivi (I, II, VIII paio), quattro sono motori (III, IV, VI, XII paio) e cinque sono misti (V, VII, IX, X, XI paio). Trasportano impulsi per funzioni quali odorato, vista, movimenti oculari, contrazione pupillare, sensibilità muscolare, sensibilità generale, masticazione, espressione facciale, secrezione ghiandolare, gusto, sensibilità cutanea, udito, equilibrio, deglutizione, fonazione, movimenti della lingua, movimenti del capo e movimenti delle spalle. In ordine essi sono: nervo olfattivo (I paio), nervo ottico (II), nervo oculomotore comune (III), nervo trocleare (IV), nervo trigemino (V, che si divide in tre rami: oftalmico, mascellare e mandibolare), nervo abducente (VI), nervo facciale (VII), nervo acustico (VIII, che si divide in due rami: nervo cocleare e nervo vestibolare), nervo glossofaringeo (IX), nervo vago (X), nervo accessorio (XI), nervo ipoglosso (XII). L'esame dei nervi cranici è di grande rilievo clinico. Essi infatti attraversano una zona ad alta complessità anatomica quale la base del cranio e sono coinvolti in molte patologie di complessa e difficile diagnosi strumentale.

Nervi spinali

Nervi che hanno origine dal midollo spinale e poi si dipartono lateralmente e simmetricamente verso la periferia del corpo. Dopo essere emerso dal foro intervertebrale, ogni nervo spinale si divide in rami dorsali e ventrali primari destinati all'innervazione motoria e sensoriale al tronco, agli arti e ai visceri.

Nervi vasomotori

Nervi che regolano il flusso del sangue all'interno dei vasi. Fanno capo al sistema nervoso autonomo e di norma mantengono fisso il calibro delle arterie e delle vene. In risposta a fattori sia esterni sia interni all'organismo consentono però la vasocostrizione e la vasodilatazione, inviando un segnale alla muscolatura dei vasi sanguigni.

Nervo

Struttura anatomica che ha la funzione di trasportare gli impulsi all'interno del sistema nervoso. Ogni nervo è costituito da un certo numero di assoni neuronali, da vasi sanguigni e tessuto connettivo di sostegno. I nervi fanno parte del sistema nervoso periferico e fanno da ponte tra il sistema nervoso centrale (cervello e il midollo spinale) e i diversi organi del corpo, ma anche l'ambiente esterno. Le singole fibre sono avvolte da una guaina cellulare chiamata neurilemma (o anche membrana di Schwann) e dalla mielina alcune fibre si riuniscono a formare un fascicolo circondato da tessuto connettivo e l'unione di più fascicoli è appunto il nervo. In relazione al punto d'origine si parla di nervi cranici e nervi spinali, che originano rispettivamente direttamente dall'encefalo e dal midollo spinale. Le fibre nervose trasmettono informazioni differenti: dalla periferia al centro sono di tipo sensitivo (per esempio caldo, freddo, dolore, percezioni tattili e così via), mentre dal centro alla periferia le fibre veicolano comandi di tipo motorio (per esempio le contrazioni dei muscoli).

Nervo abducente

Sesto nervo cranico con funzione oculomotoria. Innerva il muscolo retto laterale dell'occhio all'interno della cavità orbitaria e consente di ruotare il bulbo oculare verso l'esterno

Nervo accessorio

Undicesimo nervo cranico, ha funzioni motorie e innerva i muscoli che garantiscono la funzionalità del collo.

Nervo acustico

Ottavo nervo cranico, in realtà composto da una coppia di nervi (vestibolare e cocleare) che originano dal cervello, svolge funzioni sensoriali. In particolare, il nervo vestibolare controlla le informazioni dirette al cervello relative a posizione e movimento nello spazio, mentre quello cocleare si occupa della trasmissione degli stimoli uditivi.

Nervo facciale

Settimo nervo cranico, innerva i muscoli del cuoio capelluto, del padiglione auricolare e del volto. Contiene inoltre fibre sensoriali e parasimpatiche.

Nervo frenico

Nervo con funzioni sia motorie sia sensitive che innerva il diaframma, il pericardio e la pleura. Svolge un importante ruolo nell'ambito della respirazione.

Nervo glossofaringeo

Nono nervo cranico che innerva la mucosa dell'orofaringe, le tonsille e la parte a monte del solco della lingua.

Nervo ipoglosso

Dodicesimo nervo cranico, deputato al controllo dei movimenti della lingua. Innerva i muscoli della lingua e svolge un ruolo fondamentale nell'ambito della fonazione. Dal punto di vista anatomico presenta fibre motrici somatiche, ovvero che conducono l'informazione dal cervello alla parte innervata.