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Salute dalla A alla Z

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Meniscectomia

Operazione chirurgica eseguita in caso di rottura del menisco del ginocchio. Prevede l'asportazione del menisco stesso e viene effettuata in artroscopia: vengono praticati tre piccoli fori sul ginocchio del paziente, attraverso i quali si introducono uno speciale strumento a fibre ottiche (detto artroscopio) collegato a una telecamera e gli strumenti chirurgici necessari. In questo modo è possibile visualizzare la struttura interna dell'articolazione e procedere all'intervento senza ""aprire"" il ginocchio. L'assenza del menisco è associata a un progressivo deterioramento delle cartilagini del femore e della tibia: per questo gli specialisti preferiscono, ove possibile, interventi di meniscectomia selettiva, grazie ai quali è possibile preservare parte dell'anello fibroso che costituisce il menisco. L'intervento richiede al massimo un giorno di ricovero e, in assenza di complicazioni, garantisce tempi di recupero brevi.

Menisco

Struttura anatomica costituita da tessuto cartilagineo fibroso presente nell'articolazione del ginocchio e localizzato tra i capi articolari di femore e tibia. Il menisco ha il compito di rendere stabile l'articolazione, assorbendo i microtraumi derivanti da corse e salti (ma anche dalla normale deambulazione) e distribuendo il peso della parte superiore del corpo. I menischi presenti nelle ginocchia sono quattro, due laterali e due mediali, la cui forma ricorda quella di una mezzaluna. Sono aderenti alla capsula articolare e collegati alle altre strutture articolari tramite il legamento trasverso.

Menopausa

Interruzione dei flussi mestruali, che avviene naturalmente in tutte le donne, in genere tra i 48 e i 54 anni. La menopausa si definisce precoce quando si verifica intorno ai 40 anni o prima e può essere sia conseguenza di gravi malattie sia una condizione peculiare tipica di alcune famiglie. La menopausa viene invece detta artificiale quando è conseguente a un intervento chirurgico di asportazione delle ovaie (menopausa chirurgica) oppure a terapie particolari come quelle che si effettuano per la cura di alcuni tumori (chemioterapia o radioterapia addominale). La premenopausa è il periodo che precede la menopausa e può essere di un anno o più la postmenopausa invece comincia circa un anno dopo l'ultima mestruazione e accompagna la donna per tutta la vita. All'origine della menopausa vi è la graduale perdita della capacità di secernere ormoni da parte delle ovaie, che culmina nella sospensione dell'ovulazione. La fase in cui le mestruazioni sono ancora presenti ma irregolari (in genere i flussi sono abbondanti e gli intervalli tra l'uno e l'altro diventano molto lunghi) viene indicata con il nome di climaterio, mentre il termine amenorrea definisce la completa scomparsa del flusso. Quando la situazione si stabilizza, in genere per almeno un anno, si parla di vera e propria menopausa. In molte donne la menopausa insorge e decorre senza che compaia alcun tipo di disturbo, mentre in altri casi provoca inconvenienti che influiscono in maniera più o meno importante sulla qualità di vita della paziente. Le ""vampate di calore"" sono la manifestazione più comune, ossia improvvise sensazioni di calore e arrossamento seguite da sudorazione anche intensa possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti e disturbare le normali attività, talvolta anche il riposo notturno. Le vampate possono persistere fino a oltre cinque anni dall'inizio della menopausa. Alcune donne riferiscono difficoltà di concentrazione, perdita di memoria e palpitazioni altre lamentano dolori articolari o muscolari oppure disturbi della sensibilità alle mani e ai piedi. Frequenti sono i cambiamenti dell'umore e, in generale, una più spiccata labilità emotiva. Il medico di famiglia è in grado di riconoscere le situazioni in cui può essere necessario procedere ad accertamenti o a controlli più accurati. Alla menopausa infatti sono associate patologie quali l'osteoporosi e in questa fase aumenta il rischio di malattie cardiache e circolatorie. Spetta al medico inoltre valutare l'opportunità di prescrivere farmaci specifici, in particolare associazioni estrogeni-progestinici, che possono alleviare i sintomi e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di osteoporosi.

Menorragia

Mestruazione regolare ma caratterizzata da abbondanti perdite ematiche. In genere compare durante l'adolescenza o la premenopausa e non viene considerata una patologia ma semplicemente l'effetto di un'alterazione ormonale anche nella donna in età fertile può essere fisiologica. La menorragia può tuttavia essere correlata anche a disturbi patologici, in particolare la presenza di fibromi uterini e di cisti ovariche o le disfunzioni della tiroide.

Menotropine

Conosciute anche con il nome di gonadotropine umane menopausali o HMG (acronimo dell'inglese Human Menopausal Gonadotropins), le menotropine sono una combinazione di ormoni (ormone follicolostimolante e luteinizzante)utilizzata nella cura della sterilità. Vengono ricavate dalle urine di donne in postmenopausa e iniettate intramuscolo al fine di indurre l'ovulazione nella donna e di stimolare la secrezione di testosterone nell'uomo.

Meperidina

Farmaco antidolorifico dotato di effetto narcotico utilizzato in corso di anestesia, nel trattamento del dolore postoperatorio e talvolta nella terapia del dolore. A causa della breve durata degli effetti, la meperidina non è indicata per il dolore persistente inoltre uno dei prodotti di scarto è la normeperidina, una sostanza tossica responsabile di psicosi, tremori e crisi epilettiche.

Mepindololo

Farmaco betabloccante somministrato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa. Gli effetti collaterali più noti possono manifestarsi a carico del sistema nervoso centrale e sono in genere insonnia e allucinazioni.

Mepiramina

Farmaco antiemetico utilizzato nel trattamento di nausea e vomito di varia origine. è controindicato nei pazienti che soffrono di glaucoma, ipertrofia prostatica e in caso di accertata sensibilità agli antistaminici.

Mepivacaina

Anestetico locale utilizzato negli interventi di chirurgia generale e in oculistica, dermatologia, ortopedia e ginecologia. è controindicato in caso di insufficienza epatica, miastenia e nelle gravidanze.

Meprobamato

Farmaco ansiolitico di grande efficacia sedativa.

Meralgia parestesica

Detto anche morbo di Roth, è un disturbo caratterizzato da intorpidimento e dolore della regione laterale della coscia causato dalla compressione del nervo cutaneo che scorre in tale area.

Mercaptopurina

 Farmaco in grado di interferire con la sintesi del DNA cellulare e per questo utilizzato come antitumorale. Trova impiego anche nel trattamento del morbo di Crohn e nella rettocolite ulcerosa. 

Mericismo

Raro disturbo patologico che può manifestarsi in bambini colpiti da malattie cerebrali. Si manifesta con un rigurgito volontario del cibo subito dopo il pasto, che viene espulso oppure reingoiato.

Meropenem

Antibiotico ad ampio spettro utilizzato nel trattamento di numerose patologie (per esempio polmonite, infezioni ginecologiche o delle vie urinarie, setticemia e meningite). Nel corso del tempo alcuni stafilococchi hanno tuttavia sviluppato una resistenza a tale antibiotico.

Mesalazina

Antinfiammatorio impiegato nel trattamento di patologie infiammatorie croniche dell'intestino quali morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa.

Mescalina

La mescalina è un alcaloide che viene estratto dalla Lophophora williamsii, una pianta dell'America Centrale conosciuta anche con il nome di peyote. è un allucinogeno simile all'amfetamina e può dare dipendenza.

Mesencefalo

Porzione del sistema nervoso localizzata a livello del tronco encefalico, la struttura anatomica che collega il midollo spinale al cervello. Il mesencefalo contiene i nuclei di alcuni nervi che controllano i movimenti degli occhi e il meccanismo dell'udito, ma anche regioni deputate al controllo dei movimenti dei muscoli scheletrici.

Mesentere

Struttura anatomica che fissa l'intestino tenue, il colon e il sigma alla cavità addominale. è una piega del peritoneo - la membrana che avvolge i visceri addominali - e al suo interno si trovano le arterie, le vene e i vasi linfatici necessari per la vascolarizzazione dell'intestino.

Mesna

Farmaco mucolitico somministrato nel trattamento delle bronchiti croniche e in generale quando occorre favorire l'espettorazione. In forma di spray è consigliato per la terapia sintomatica delle ostruzioni nasali.

Mesotelio

Tipo di epitelio derivato dal mesoderma embrionale. è costituito da uno strato di cellule squamose e riveste le membrane sierose delle cavità in cui sono presenti organi, ovvero peritoneo, pleura e pericardio.