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Salute dalla A alla Z

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Infiltrato

Accumulo di liquido contenente cellule ed elementi corpuscolati all'interno di un tessuto o di un organo, a seguito di un processo infiammatorio, oppure in presenza di un tumore in fase di metastatizzazione (infiltrazione dei tessuti circostanti).

Infiltrazione

Procedura medica che consiste nell'iniezione di un farmaco nella sede del processo patologico che si intende curare. Piuttosto comuni sono le infiltrazioni di anestetici e antinfiammatori all'interno delle articolazioni oppure nei muscoli, in corrispondenza di punti dolenti. Si fa ricorso a questa modalità di somministrazione anche per circoscrivere alle zone malate l'azione di farmaci potenzialmente dannosi, producendo così un effetto terapeutico più mirato.

Influenza

Malattia molto diffusa caratterizzata da periodiche epidemie, che si manifestano in forme più o meno intense. I virus responsabili infatti hanno la caratteristica di modificare lievemente la loro struttura di anno in anno: al contrario di altre patologie infettive quali morbillo e rosolia, una persona può quindi ammalarsi molte volte nel corso della vita. Per la stessa ragione, il vaccino antinfluenzale va ripetuto ogni anno, in quanto viene prodotto per contrastare specificamente il ceppo di virus emergente in un dato momento. Dopo una breve incubazione, la malattia esordisce in modo relativamente brusco con sintomi di intensità variabile, caratterizzati in genere da febbre (spesso accompagnata da brividi), dolori muscolari diffusi, stanchezza, tosse stizzosa, mal di gola e mal di testa. Il decorso è nella maggior parte dei casi benigno e in genere i disturbi si attenuano spontaneamente nell'arco di pochi giorni in alcune situazioni però, specie nei pazienti anziani, affetti da gravi patologie o fortemente debilitati, possono insorgere complicazioni per il sopraggiungere di infezioni batteriche oppure in seguito allo scompenso di malattie preesistenti. A tali soggetti viene in genere consigliata la vaccinazione. Il trattamento di uno stato influenzale non complicato richiede il riposo, l'assunzione di abbondanti liquidi ed eventualmente di farmaci utili a combattere i dolori muscolari o la tosse. Gli antibiotici vanno riservati, su consiglio del medico, ai casi di complicazioni batteriche. La protezione offerta dal vaccino non è del 100 per cento ma è comunque molto buona e consente di evitare la malattia o comunque di ridurre l'entità dei disturbi. è opportuno ricordare che la vaccinazione non è una garanzia per ogni episodio infettivo e che se da un lato si evita l'influenza ""di stagione"", dall'altro è comunque possibile contrarre altre patologie virali molto simili.

Infradiatermia

Tecnica terapeutica, nota anche come diatermia a onde corte o marconiterapia, che sfrutta la prerogativa delle onde corte (frequenza compresa tra 10 e 100 MHz) di riscaldare i tessuti corporei senza danneggiarli.

Infrarosso

Regione dello spettro elettromagnetico le cui radiazioni hanno una lunghezza d'onda compresa tra i 760 e i 10.000 nanometri. Gli infrarossi, prodotti da sorgenti luminose apposite, rappresentano una componente sia della luce solare sia di quella artificiale. La medicina ne sfrutta soprattutto la prerogativa di sviluppare calore, nella terapia di nevralgie e dermopatie. Inoltre favoriscono la coagulazione del sangue e trovano impiego nella sterilizzazione di strumenti ossidabili.

Infusione endovenosa

Procedura terapeutica che prevede una lenta immissione di liquidi di vario tipo nella circolazione sanguigna. Richiede un flacone collegato a un sottile tubo di plastica che termina con un ago, il quale viene introdotto in una vena del braccio. L'infusione endovenosa consente di somministrare farmaci, liquidi e sostanze nutrienti a pazienti debilitati e non in grado di bere e mangiare, che in questo modo vengono immediatamente assorbiti dall'organismo.

Ingegneria genetica

Disciplina che, con l'ausilio di tecnologie avanzate, manipola geni (cioè sequenze di DNA) provenienti da fonti diverse, al fine non solo di indagarne funzioni e interazioni reciproche, ma anche di ottenere ibridomi, ossia combinazioni non presenti in natura. Oggetto di studio dell'ingegneria genetica sono tanto gli organismi superiori quanto le cellule microbiche. I primi consentono lo studio di patologie a trasmissione genetica e la loro diagnosi prenatale, mentre le seconde vengono utilizzate per la produzione di proteine con sequenze amminoacidiche modificate. A tal scopo, il gene umano incaricato di controllare la sintesi di una specifica proteina viene trapiantato e clonato nel microrganismo prescelto quest'ultimo, incorporandolo nel proprio patrimonio genetico, acquista la capacità di produrre quella proteina specifica in grandi quantità. Allo stesso modo vengono prodotti ormoni, enzimi, antibiotici e altre sostanze di grande utilità terapeutica come l'insulina, la somatostatina e l'interferone.

Ingessatura

Realizzazione di un bendaggio gessato allo scopo di immobilizzare una porzione di arto fratturato e favorirne così la guarigione. Tale pratica, che risparmia alla parte colpita le sollecitazioni impresse dal movimento dei muscoli e dei tendini, era molto più diffusa prima che si perfezionassero le tecniche di osteosintesi, preziose per prevenire il rischio di trombosi che l'immobilità comporta.

Inguine

Regione anatomica compresa tra la radice della coscia e l'addome, contenente il canale inguinale corrisponde all'arcata femorale, su cui si inserisce il muscolo grande obliquo dell'addome. In questa sede si trovano 10-12 ghiandole linfatiche, immerse nel grasso sottocutaneo, che s'infiammano e diventano palpabili in conseguenza di infezioni in atto agli arti inferiori e agli organi genitali. Una delle patologie che colpiscono più spesso questa regione del corpo umano è l'ernia.

Inibitori delle colinesterasi

Farmaci che bloccano l'enzima colinesterasi, deputato alla degradazione dell'acetilcolina, con conseguente aumento di questo neurotrasmettitore nelle terminazioni nervose. Tali farmaci sono stati inizialmente impiegati per il trattamento della miastenia grave e dell'atonia intestinale. Poiché nella malattia di Alzheimer vi è un disturbo della trasmissione nervosa legata all'acetilcolina, alcune recenti molecole di sintesi (donepezil, la rivastigmina e la galantamina) caratterizzate da un maggior effetto sull'acetilcolinesterasi cerebrale vengono utilizzate nel trattamento di tale patologia. Gli effetti collaterali più frequenti (manifestati dal 5 per cento dei pazienti) sono diarrea, crampi muscolari, affaticabilità, nausea, vomito e insonnia sono stati segnalati rari casi di disfunzione epatica. Sono stati inoltre riportati sintomi psichiatrici tra cui allucinazioni, agitazione e comportamento aggressivo, che si sono risolti con la riduzione della dose o con la sospensione del trattamento.

Iniezione

Introduzione mediante siringa di un liquido contenente farmaci o sostanze nutritive all'interno del corpo attraverso un'arteria, una vena, il tessuto sottocutaneo o quello muscolare. Il termine può anche indicare un visibile aumento dell'afflusso di sangue a livello della congiuntiva, che provoca dilatazione dei capillari e conseguente arrossamento.

Innesto cutaneo

Tecnica chirurgica che prevede il trapianto di una porzione di pelle, che può variare per dimensioni e spessore, per coprire o riparare una lesione, in particolare in caso di ustioni. L'innesto viene detto libero se la pelle viene asportata da una zona del corpo lontana dalla lesione, mentre si parla di innesti peduncolati quando la ricostruzione sfrutta la cute vicina alla parte da trattare senza asportarla.

Innesto osseo

In ortopedia, impianto di una scheggia ossea prelevata dal corpo del paziente (omologa) o da donatore (eterologa) durante un intervento di artrodesi o di chirurgia plastica riparativa viene inoltre effettuato in caso di otturazione ossea e nelle anomalie di guarigione di una frattura. L'intervento può riguardare un'unica scheggia oppure costruire un ""percorso"" di schegge destinato a guidare la ricrescita dell'osso omologo. Nella protesi d'anca la parte di osso da sostituire viene sottoposta a triturazione e ridotta a ""farina ossea"", che funge da cemento in grado di fissare la protesi in sede tramite ricrescita di osso omologo.

Inoculazione

Introduzione di un microrganismo o di altro materiale antigenico in un altro organismo o in un terreno di coltura mediante tecnica sterile tale procedura, oltre che per studiare la sostanza coltivata, serve per identificare microrganismi o per stimolare una risposta immunitaria. Il termine indica anche l'introduzione in un individuo sano di un agente patogeno attenuato (vaccino, siero) se negli animali di laboratorio viene eseguita per scopi sperimentali, nell'uomo ha finalità terapeutiche in quanto, provocando l'insorgenza della patologia corrispondente in forma attenuata, determina nell'organismo uno stato di immunità permanente.

Inosculazione

Creazione di una comunicazione tra due vasi sanguigni o altre strutture tubulari mediante anastomosi. Perché si possa realizzare occorre che i vasi sanguigni interessati abbiano lo stesso calibro.

Inotropo

Detto di ciò che influenza la contrattilità delle fibre muscolari, in particolare di quelle cardiache, aumentandone o inibendone forza e velocità nel primo caso si parla di effetto inotropo positivo, nel secondo di effetto inotropo negativo. Sostanze dotate di potere inotropo positivo sono la digitale, l'insulina e gli ormoni tiroidei ottengono invece l'effetto opposto i betabloccanti, la morfina e i barbiturici.

INR

Esame di laboratorio che misura l'attività della protrombina, per valutare la capacità di coagulazione del sangue. Rispetto al tempo di Quick o di protrombina, di cui rappresenta una evoluzione, garantisce una maggiore precisione che consente di paragonare tra loro test eseguiti in laboratori diversi. Viene impiegato soprattutto per valutare l'efficacia della terapia con anticoagulanti orali e per ottimizzarne il dosaggio. Il valore dell'INR (la cui sigla significa International Normalized Ratio) viene mantenuto tra 2 e 3 nelle situazioni di basso rischio e tra 3 e 4,5 nelle situazioni di alto rischio. Valori superiori al 5 possono provocare emorragie.

Inseminazione artificiale

Vedi Procreazione assistita

Insonnia

Disturbo del sonno estremamente frequente (un terzo circa della popolazione generale soffre o ha sofferto di tale problema), diffuso soprattutto tra i soggetti di età superiore ai 65 anni. Esistono differenti modalità di manifestazione dell'insonnia, variamente associate tra loro, tra cui difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni e risveglio precoce al mattino. Durante il sonno inoltre possono manifestarsi disturbi chiamati parasonnie ne fanno parte il sonnambulismo, il terrore notturno (ovvero episodi di paura con risveglio improvviso e grida, che insorgono nella prima fase del sonno e non sono associati al ricordo di un incubo) e bruxismo (digrignamento dei denti durante il sonno). Con il termine di ipersonnia si indicano invece fenomeni di sonnolenza diurna non associati a carenza di sonno. L'insonnia può essere dovuta a cause esterne o interne all'organismo. Tra le prime, responsabili in genere di disturbi transitori, vi sono situazioni di origine ambientale (per esempio i rumori o la temperatura troppo fredda o calda), i cambiamenti degli orari di lavoro (la cosiddetta sindrome del turnista), i voli intercontinentali (jet lag), lo stress e l'abuso di sostanze eccitanti quali caffeina e nicotina in alcuni casi l'insonnia è l'effetto collaterale di alcuni farmaci. Le cause psicologiche più frequenti invece, associate per lo più a insonnia di lunga durata, sono il disturbo d'ansia e la depressione. Il primo intervento terapeutico consiste nel seguire attentamente alcune regole che sono la premessa fondamentale per un buon sonno naturale. 1. Seguire abitudini regolari di sonno, cioè coricarsi e alzarsi sempre alla stessa ora, anche nei giorni festivi. 2. Evitare l'assunzione di sostanze che interferiscono con il sonno, come caffeina e nicotina, nelle ore del pomeriggio e della sera. 3. Non impegnarsi in discussioni difficili ed evitare film o programmi che possano generare tensioni. 4. Predisporre una stanza da letto buia e silenziosa, non troppo calda né troppo fredda. Evitare di utilizzare la stessa camera per altre attività come lavorare, studiare o guardare la televisione. 5. Prima di coricarsi adottare un "rituale" fisso, per esempio bere una tisana, portare fuori il cane, lavarsi i denti. Se ci si sente nervosi fare un bagno caldo, ascoltare musica rilassante o praticare tecniche di rilassamento quali training autogeno o meditazione. 6.Se non ci si addormenta entro mezz'ora, alzarsi dal letto e dedicarsi ad attività rilassanti. Se tali regole non dovessero essere sufficienti, si può provare con un sonnifero. Questi farmaci devono essere assunti alla minima dose efficace, non somministrati per periodi molto lunghi e sospesi gradualmente per evitare l'insonnia detta ""di rimbalzo"". I farmaci più usati sono le benzodiazepine a breve durata d'azione, lo zopiclone, lo zolpidem e lo zaleplon. Buoni risultati si hanno anche con prodotti derivati dalle erbe, come la tintura madre di Eschscholtzia californica la melatonina può essere efficace in alcuni casi di sindrome del turnista e nel jet lag. Se presenti, ansia e depressione devono essere adeguatamente trattate.

Inspiratoria, difficoltà

Dispnea che si manifesta durante l'inspirazione, ossia in concomitanza con l'ingresso d'aria nei polmoni. Anche se non è sempre possibile stabilire con precisione in quale momento il problema si manifesta, la componente inspiratoria prevale nettamente in caso di ostruzione della trachea provocata da corpo estraneo o da compressione estrinseca (gozzo, tumori). Anche la forma ansiosa rientra in questa tipologia.