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Salute dalla A alla Z

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Iridologia

Disciplina olistica che si avvale dell'osservazione dell'iride per diagnosticare eventuali patologie presenti in altre sedi o strutture. Nell'ambito di questa teoria infatti, l'iride viene considerata come una sorta di mappa dell'organismo e la presenza di macchie, strie, variazioni della pigmentazione e altre caratteristiche morfologiche dell'iride è spesso indicativa di alterazioni psicofisiche in corso.

Irite

Patologia infiammatoria dell'iride che presenta in genere gli stessi sintomi dell'iridociclite. Le cause scatenanti sono in genere sconosciute e viene trattata con atropina e cortisonici.

Irritazione

Condizione di generica infiammazione di organi o tessuti, per esempio la pelle, che si manifesta in seguito a uno stimolo nocivo.

Irsutismo

Presenza di eccessiva peluria, che può anche ricoprire l'intera superficie cutanea nelle donne in particolare interessa le aree del corpo tipicamente maschili (volto, avambracci, inguine). Spesso si tratta della manifestazione di disturbi o alterazioni dei meccanismi endocrini che regolano la secrezione degli androgeni, ma può anche essere una caratteristica fisiologica dell'individuo.

Ischemia

Diminuzione del flusso di sangue in una determinata zona dell'organismo, con sua conseguente sofferenza che può arrivare fino alla compromissione dell'organo coinvolto (come accade nel caso di infarto cardiaco). è generalmente causata da un restringimento delle arterie dovuto a contrazione della parete muscolare, compressione dall'esterno (per esempio in presenza di un tumore), ispessimento della parete del vaso (per esempio in caso di arteriosclerosi), ostruzione del lume (come in presenza di trombi o parassiti). Un'ischemia transitoria può verificarsi anche in seguito all'improvviso richiamo di una grande quantità di sangue in un altro distretto vasale. I danni provocati da un'ischemia dipendono dalla sua entità, dal tipo di vaso e dal tipo di tessuto coinvolti, dalla sua durata e dalle condizioni del tessuto precedenti la riduzione di irrorazione.

Isoniazide

Farmaco impiegato nel trattamento e nella chemioprofilassi della tubercolosi. è un derivato dell'acido nicotinico e viene somministrato da solo come profilassi oppure con altri antitubercolari quali rifampicina, etambutolo e streptomicina per prevenire l'insorgenza di ceppi batterici resistenti. L'isoniazide è un farmaco ben tollerato ma talvolta può dare effetti collaterali a carico di fegato e sistema nervoso.

Istamina

Sostanza che deriva dall'aminoacido istidina, rilasciata dai mastociti durante la risposta allergica. Stimola la contrazione della muscolatura liscia e aumenta la permeabilità vascolare. Per esempio, nell'orticaria, è l'istamina la responsabile della formazione dei pomfi.

Isterectomia

Tecnica chirurgica cui si ricorre in presenza di patologie dell'utero quali prolasso, fibromi e tumori maligni prevede l'asportazione dell'organo e viene eseguita in laparotomia incidendo l'addome o per via vaginale. L'isterectomia viene detta semplice quando interessa solo l'utero si parla invece di ovariectomia se coinvolge una o entrambe le ovaie. Conseguenza principale dell'intervento è la perdita della capacità riproduttiva, mentre non vi sono ripercussioni sull'attività sessuale.

Isteropessi

Tecnica chirurgica che consente di correggere la retroversione uterina. Si ricorre all'isteropessi solo quando l'anomalo spostamento dell'utero è responsabile di infertilità, dispareunia, dismenorrea o menorragia non altrimenti trattabili.

Isterosalpingografia

Esame radiologico dell'utero e delle tube di Falloppio, eseguito per verificare le cause di infertilità. Si avvale di un mezzo di contrasto che viene introdotto per via vaginale, grazie al quale è possibile individuare la presenza di occlusioni o impedimenti a livello delle tube stesse. L'isterosalpingografia può inoltre dare indicazioni relative alla cavità uterina, anche se a questo scopo è preferibile utilizzare l'ecografia.

Isteroscopia

Procedura endoscopica impiegata per visualizzare la cavità uterina ed eseguita mediante isteroscopio, un apparecchio a fibre ottiche che viene fatto passare attraverso la cervice. Consente di effettuare la biopsia dell'endometrio qualora si sospetti la presenza di neoplasie benigne o maligne.

Isterotomia

L'isterotomia è una manovra chirurgica fondamentale nel corso del parto cesareo e prevede l'incisione dell'utero grazie a un taglio in orizzontale o verticale nella zona dell'addome posta al di sopra del pube.

Istiocitoma

Neoplasia costituita in prevalenza da istiociti, particolari macrofagi che si trovano nel tessuto connettivo si riferisce in genere a un piccolo tumore benigno detto dermatofibroma, che interessa di solito agli arti inferiori.

Istiocitosi

Condizione caratterizzata dall'anomala proliferazione di istiociti (particolari macrofagi del tessuto connettivo) in assenza di patologie infettive in corso. In particolare, la forma che colpisce le cellule di Langerhans del pancreas deputate alla sintesi degli anticorpi viene detta istiocitosi X e interessa soprattutto i bambini può manifestarsi in varie forme a carico del sistema nervoso centrale, della pelle e dei denti o causare il malfunzionamento di organi quali polmoni, fegato e milza.

Istologia

Scienza che studia cellule e tessuti di un organismo.

Istologo

Specialista in istologia.

Istopatologia

Scienza che studia le alterazioni patologiche di cellule e tessuti di un organismo.

Istopatologo

Medico specializzato in istopatologia, che si occupa delle anomalie a carico delle cellule e dei tessuti organici.

Istoplasmosi

Patologia infettiva causata da un fungo detto Istoplasma capsulatum. è tipica dei pazienti affetti a AIDS e in generale degli individui con sistema immunitario compromesso. La trasmissione avviene attraverso le vie respiratorie e può presentarsi in forme tra loro differenti. Quella acuta primaria è caratterizzata da interessamento polmonare, febbre, dispnea e tosse la forma progressiva disseminata invece si presenta con diffusione del microrganismo per via ematica, linfonodi ingrossati, aumento delle dimensioni del fegato e della milza e interessamento del midollo osseo quella cronica cavitaria infine si manifesta con lesioni polmonari, dispnea e insufficienza respiratoria. Il trattamento prevede la somministrazione di antimicotici.

Ittero

Condizione caratterizzata dall'aumento nel sangue della bilirubina, con comparsa di una innaturale colorazione gialla (chiara o scura) degli occhi e della pelle. è un segno che caratterizza tre grandi gruppi di patologie: le malattie del fegato, in primo luogo l'epatite, quindi la cirrosi o alcune intossicazioni da funghi, metalli pesanti o anche farmaci le malattie delle vie biliari, principalmente le ostruzioni del normale deflusso della bile dal fegato all'intestino in seguito a calcoli o tumori le alterazioni del metabolismo della bilirubina, per esempio le anemie emolitiche in cui si forma una grande quantità di bilirubina che il fegato non riesce a smaltire o alcune condizioni congenite e benigne come la sindrome di Crigler-Najjar. In genere alla colorazione giallastra si accompagnano altri segni e sintomi legati alle patologie che causano l'ittero: prurito, aumento dei valori delle transaminasi del sangue, anemia, in alcuni casi ingrossamento della milza e così via. La terapia va quindi elaborata sulla base di tali patologie.