Sorry, you need to enable JavaScript to visit this website.

Salute dalla A alla Z

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V X Y Z
Gangliosidosi

Insieme di patologie accomunate dall'accumulo di particolari sostanze (gangliosidi) nelle cellule del sistema nervoso centrale. Sono causate dalla carenza di specifici enzimi e si manifestano con malformazioni a carico dello scheletro e ritardo mentale. Al momento non esiste alcuna possibilità di trattamento.

Gangrena

Morte di un tessuto e successiva putrefazione. Si tratta di un processo che può avere estensione variabile (un lembo di pelle ma anche una larga porzione di arto) ed è causato dal mancato afflusso di sangue alla zona. Nelle fasi iniziali la gangrena si manifesta con dolore ma in seguito alla necrosi la pelle diventa nera in presenza di un'infezione possono comparire anche secrezioni purulente (in questo caso si parla di gangrena umida). La terapia deve essere tempestiva e volta a ripristinare la circolazione nella zona colpita al paziente vengono inoltre somministrati antibiotici per evitare infezioni batteriche. Se insorge una gangrena umida, occorre asportare il tessuto o amputare l'arto.

Gas

Stato fisico di dispersione delle molecole di una sostanza, che sono quindi libere di muoversi e occupare tutto lo spazio di cui dispongono. L'aria inspirata e che confluisce negli alveoli del polmone prende il nome di gas alveolare ed è in realtà una miscela di gas (ossigeno, azoto e anidride carbonica), mentre quella espirata è detta gas espirato. Esistono gas pericolosi per la salute (per esempio il monossido di carbonio) e altri impiegati in medicina, come il protossido d'azoto o gas esilarante (utilizzato in anestesia).

Gastralgia

Dolore vivo, esacerbante, localizzato in corrispondenza dell'epigastrio, riferibile generalmente a una patologia gastrica o digestiva: ipercloridria, gastriti acute e croniche, ulcere peptiche, neoplasie dello stomaco, somatizzazione d'ansia. In altri casi, il processo patologico ha sede altrove, ma a causa dell'irradiazione nervosa il dolore viene riferito alla regione epigastrica: infarto miocardico, polmonite basale, pancreatite. La diagnosi può richiedere l'esecuzione di una gastroscopia. La terapia varia in base alle cause.

Gastrite

Infiammazione della mucosa che riveste lo stomaco. Può essere acuta o cronica. La gastrite acuta è un processo infiammatorio di breve durata, che spesso si risolve senza lasciare conseguenze. è causata dall'ingestione di alcune sostanze irritanti, per esempio farmaci come gli antinfiammatori, gli antidolorifici, i cortisonici, o dall'abuso di alcool e dal fumo. Si manifesta con vomito, nausea, crampi nella parte alta dell'addome ed è trattata con la somministrazione di farmaci (antiacidi e spasmolitici), associata a riposo e a una dieta leggera. La gastrite cronica è invece spesso asintomatica o caratterizzata da un diffuso bruciore, specie dopo il pasto. Non sempre l'origine è chiara, anche se la maggior parte delle gastriti è associata a ' e sembra quindi provocata da ' un batterio chiamato Helicobacter pilori. La diagnosi viene fatta dal medico inizialmente in base ai sintomi in seguito grazie ad esami come la gastroscopia che permettono di prelevare e analizzare piccole particelle di mucosa gastrica. La terapia prevede da un lato l'eliminazione di tutte le sostanze che provocano irritazione alla mucosa (fumo alcol, certi cibi, eccetera), dall'altro la somministrazione di alcuni farmaci che svolgono un'azione protettiva (sucralfato idrossido di alluminio) o di regolazione della motilità dello stomaco.

Gastroenterite

Processo infiammatorio che colpisce lo stomaco e l'intestino tenue. è un disturbo acuto tipico dei mesi caldi le cause più frequenti sono disordini o eccessi alimentari e alcolici, assunzione di cibi o bevande gelate intossicazioni alimentari infezioni batteriche o virali allergie alimentari. I sintomi sono costituiti da nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea, febbricola, debolezza e senso di malessere generale. Il quadro migliora entro pochi giorni, ma può essere molto grave nei bambini con pochi mesi di vita, a causa della disidratazione che rapidamente si instaura. La terapia si basa sulla sospensione dell'alimentazione, riposo a letto, reidratazione per via endovenosa nei lattanti e per via orale negli adulti, somministrazione di antibiotici non assorbibili o sistemici nei casi più seri.

Gastroplastica

Tecnica chirurgica utilizzata in caso di stenosi (restringimento) dello stomaco o per richiudere un'ulcera perforata. La gastroplastica viene impiegata anche per ridurre le dimensioni dello stomaco, un tipo di trattamento indirizzato ai pazienti affetti da gravi forme di obesità.

Gastroscopia

Esame diagnostico grazie al quale è possibile controllare l'interno dello stomaco, dell'esofago e del duodeno, avvalendosi di una speciale sonda detta gastroscopio introdotta attraverso la gola. L'indagine è indicata per la diagnosi di tutte le patologie gastriche (infiammazioni, ulcere e tumori), in quanto nel corso dell'indagine è possibile sia prelevare piccole quantità di mucosa da inviare in laboratorio sia eseguire piccoli interventi chirurgici, per esempio in caso di sanguinamento della parete interna.

Gastrostomia

Intervento chirurgico, eseguito in corso di gastroscopia, che consiste nel creare un'apertura definitiva tra la parete addominale e lo stomaco in modo da rendere possibile la comunicazione con l'esterno. è indicata quando la parte superiore del tubo digerente (ovvero esofago e stomaco) si presenta ostruita, per esempio in caso di tumori. La gastrostomia viene eseguita anche quando occorre alimentare un paziente mediante un sondino fissato alla cute dell'addome.

Gene

Parte di cromosoma responsabile di un singolo carattere ereditario, ovvero trasmissibile ai propri discendenti. Ciascun gene è situato in una precisa regione di DNA (locus) all'interno del cromosoma. In alcuni organismi detti diploidi il patrimonio genetico è controllato da coppie di geni (detti alleli), provenienti uno dalla madre e uno dal padre, posizionate nello stesso tratto di ciascun cromosoma omologo. Gli alleli possono essere entrambi dominanti o recessivi (condizione di omozigosi) oppure uno dominante e uno recessivo (condizione di eterozigosi): dominante è il gene che si esprime all'esterno, a livello di fenotipo, recessivo invece è quello che non si manifesta e rimane latente nel patrimonio genetico, con la possibilità però di ripresentarsi nelle generazioni successive. Alcuni geni poi sono presenti solo nei cromosomi X e Y, responsabili del sesso dell'individuo, e per questo vengono detti geni legati al sesso. Le anomalie genetiche sono il risultato di mutazioni che interessano la struttura del gene e che avvengono in genere al momento della replicazione, ossia durante la creazione di una molecola di DNA identica.

Genetista

Specialista che studia i meccanismi di trasmissione delle malattie ereditarie e le loro implicazioni. A tutt'oggi non ha la possibilità di correggere le anomalie genetiche, ma solo di seguire i soggetti a rischio di trasmetterle alla discendenza e di effettuare diagnosi precoci.

Gengiva

Mucosa riccamente vascolarizzata che ricopre le arcate dentarie e circonda il colletto dei denti. Oltre a nutrire la membrana che avvolge il processo alveolare (periostio), cui aderisce strettamente, ha il compito di assicurare stabilità ai denti che vi si inseriscono. In prossimità delle loro corone è rivestita di cheratina la parte non cheratinizzata appare di un colore rosso vivo e si continua con la mucosa orale.

Gengivectomia

Asportazione chirurgica di una porzione di gengiva. Si rende necessaria nelle forme di gengivite o infezione periodontale che non traggono giovamento dalla terapia antibiotica inoltre, permette di eliminare tasche gengivali troppo profonde formatesi in corrispondenza del colletto del dente, rendendo così più agevole l'igiene del solco gengivale.

Gengivite

Infiammazione acuta o cronica del tessuto gengivale, dovuta a fattori esogeni (accumulo della placca batterica per scarsa igiene orale, utilizzo di protesi dentarie inadatte, intossicazione da piombo, assunzione di contraccettivi orali) o endogeni (xerostomia, gravidanza, diabete mellito, leucemia, carenze vitaminiche, squilibri endocrini). Si manifesta con gonfiore, arrossamento, alterazione dei normali contorni gengivali, tendenza al sanguinamento a volte si osserva l'accumulo di secrezioni maleodoranti nel solco gengivale. La terapia consiste nell'asportazione della placca batterica grazie a una scrupolosa igiene orale con spazzolino, filo interdentale e collutori, nella cura dell'eventuale malattia sottostante e talvolta nell'assunzione di antibiotici.

Genitali

Organi adibiti alla riproduzione sessuale, che si compie grazie a cellule germinali chiamate gameti: il gamete femminile è l'uovo, quello maschile lo spermatozoo. L'apparato genitale maschile è composto da testicoli, vie spermatiche con formazioni annesse, pene. I testicoli, contenuti in una piega cutanea detta scroto, sono costituiti da tubuli, detti seminiferi, all'interno dei quali maturano gli spermatozoi, e da cellule interstiziali (cellule di Leydig) secernenti ormoni sessuali. Le vie spermatiche convogliano nell'epididimo, struttura soprastante il testicolo da cui trae origine il dotto deferente quest'ultimo, che penetra nella prostata per poi sboccare nell'uretra, riversa lo sperma prodotto dal testicolo nelle vescichette seminali. L'organo copulatore è il pene, di forma cilindrica ed erettile grazie alla presenza di corpi cavernosi che si riempiono di sangue inturgidendosi. L'apparato genitale femminile è costituito dagli organi interni (ovaie, tube di Falloppio, utero, vagina) e dalla vulva, che rappresenta l'insieme degli organi genitali esterni (monte di Venere, piccole e grandi labbra, clitoride, vestibolo, orifizio uretrale e vaginale). L'utero, sospeso nella cavità peritoneale mediante legamenti, ha pareti muscolari ed è rivestito all'interno di mucosa che subisce modificazioni durante il ciclo mestruale la sua parte inferiore (muso di tinca) sporge nella vagina, l'organo copulatore femminile, che a sua volta si apre all'esterno nella vulva. Ai lati dell'utero, sotto i reni, si trovano le due ovaie, organi ghiandolari che oltre a produrre gli ovuli, secernono gli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) grazie a cellule interstiziali. Gli annessi alle vie genitali sono costituiti da ghiandole della mucosa uterina e da ghiandole vestibolari.

Genoma

Patrimonio ereditario contenuto in una cellula sotto forma di DNA. Il genoma umano è ripartito in 23 coppie di cromosomi, presenti in duplice copia nelle cellule somatiche (corredo diploide), in singola copia nelle cellule germinali, o gameti (corredo aploide). Il genoma umano contiene approssimativamente 25.000 geni.

Genoplastica

Intervento di chirurgia plastica che permette la ricostruzione delle guance in presenza di cicatrici deturpanti di origine traumatica.

Genotipo

Complesso dei geni che un individuo ha ereditato dai genitori. L'interazione tra tale potenzialità ereditaria e l'ambiente produce il fenotipo, ossia il tipo costituzionale determinato dai caratteri somatici.

Gentamicina

Antibiotico appartenente alla famiglia degli aminoglicosidi, attivo su bacilli Gram-negativi (in particolare Klebsiella e Serratia) e su alcuni Gram-positivi, anche se trova indicazione elettiva nel trattamento di infezioni sostenute da Proteus e stafilococchi resistenti. Somministrata per via intramuscolare ed endovenosa, viene eliminata immodificata con le urine. Come tutti gli aminoglicosidi può causare tossicità a livello di orecchio e reni.

Geofagia

Aberrazione del gusto che spinge alcuni malati di mente a ingoiare argilla o terra. Una simile pratica, se protratta, provoca anemia, meteorismo, ingrossamento epatico e, nei bambini, ritardo della crescita.