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Salute dalla A alla Z

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Escherichia coli

Batterio Gram-negativo presente all'interno dell'intestino che, in presenza di particolari condizioni, può dare origine a infezioni a carico delle vie urinarie o enterite. Alcuni ceppi di questo batterio sono responsabili anche della cosiddetta diarrea del viaggiatore.

Escina

Principio attivo estratto dai semi di ippocastano. È un glicoside triterpenico utilizzato in fitoterapia per il trattamento dei disturbi collegati all’insufficienza cronica della circolazione venosa, per esempio emorroidi, vene varicose ed edemi agli arti inferiori. L’escina svolge infatti un’azione antinfiammatoria e riduce l’edema e la permeabilità dei capillari.

Escrezione

Processo di allontanamento dall'organismo dei rifiuti e delle scorie formatesi per effetto del metabolismo, al fine di mantenere l'equilibrio (omeostasi) tra sostanze introdotte (con l'alimentazione e la respirazione) e sostanze eliminate. Reni e fegato sono i principali organi escretori, detti anche emuntori: i reni eliminano l'azoto in eccesso prodotto dal metabolismo delle proteine, l'acqua e i sali minerali, mentre il fegato, se da una parte smaltisce molti rifiuti attraverso la bile, dall'altra produce a sua volta sostanze di scarto, come l'urea, destinate a venire poi eliminate dai reni. Hanno un'attività escretoria anche la cute (attraverso il sudore), l'intestino e i polmoni (che smaltiscono anidride carbonica).

Esercizio fisico

Attività fisica controllata e regolare, la cui carenza può predisporre a varie patologie tipiche della società moderna, tra cui obesità, diabete, disturbi cardiovascolari e osteoporosi. è di tipo ""anaerobico"" se produce sforzi intensi e di breve durata e ""aerobico"" se consiste in esercizi più blandi ma prolungati, che aumentano l'afflusso di ossigeno ai muscoli. L'attività aerobica, se praticata almeno 3-4 volte la settimana, oltre a rafforzare l'apparato cardiovascolare sollecitandolo gradualmente, aumenta i livelli di colesterolo HDL proteggendo dall'aterosclerosi, regolarizza la pressione arteriosa, accelera il consumo di calorie e migliora l'utilizzo dell'insulina. Notevoli sono anche i benefici psicologici dell'esercizio fisico, che aiuta a fronteggiare lo stress e ad acquistare maggiore fiducia in se stessi. In ogni caso, chi già soffre di patologie cardiovascolari o respiratorie croniche dovrà consultare il medico prima di prendere qualunque iniziativa in tal senso.

Esfoliazione

Desquamazione dello strato più superficiale della cute (epidermide) che si distacca sotto forma di sottili lamelle. Si può verificare in seguito all'esposizione al sole, o in conseguenza di patologie cutanee come la dermatite esfoliativa.

Esocitosi

Meccanismo con cui la cellula espelle dal citoplasma granuli di sostanze (come enzimi, secrezioni ormonali) che non riescono ad attraversare la membrana cellulare per diffusione.

Esofagite

Processo infiammatorio a carico dell'esofago, causato nella quasi totalità dei casi dal passaggio retrogrado di succhi gastrici normalmente presenti nello stomaco. In questa condizione (nota come malattia da reflusso gastro-esofageo) l'esofago, non protetto contro l'azione corrosiva dei succhi gastrici, va incontro alla formazione di lesioni più o meno estese e più o meno profonde (ulcere) e localizzate alla parte più bassa, quella situata prima del suo passaggio nella cavità gastrica. I disturbi sono abbastanza caratteristici e riconoscibili, per cui la gastroscopia viene prescritta allo scopo di valutare l'estensione e la gravità dell'infiammazione. L'esofagite guarisce quasi sempre con un'apposita terapia a base di farmaci che inibiscono la secrezione acida dello stomaco.

Esofago

Canale muscolo-mucoso che mette in comunicazione la faringe con lo stomaco, per consentire la progressione del bolo alimentare. Caratterizzato da un decorso non rettilineo compreso tra la sesta vertebra cervicale e l'undicesima vertebra toracica, presenta diametro variabile, con i restringimenti più accentuati a livello della laringe, dell'arco aortico e del diaframma. è circondato da uno sfintere a entrambe le estremità (sfintere esofageo superiore e inferiore) e si articola in tre porzioni: cervicale, toracica e addominale, quest'ultima molto breve, in corrispondenza della regione cardiale. Dopo la deglutizione, che provoca l'apertura dello sfintere superiore, il cibo viene spinto verso la parte distale dall'azione coordinata delle pareti, rivestite di muscolatura liscia. Qui il bolo si riversa nello stomaco grazie all'apertura dello sfintere inferiore, che immediatamente si richiude per impedire che il succo gastrico acido risalga all'esofago, irritandone la mucosa. L'alterazione di questo meccanismo, per esempio in conseguenza di un'ernia iatale, crea i presupposti perché si istauri la malattia da reflusso gastroesofageo.

Esofago, atresia dell’

Malformazione congenita piuttosto rara (1 caso su 3500 nati) che consiste nella mancata canalizzazione dell'esofago, che inoltre non di rado si presenta comunicante con la trachea (fistola tracheoesofagea). Il neonato, che va incontro a crisi di tosse con rischio di soffocamento, deve essere sottoposto al più presto a intervento chirurgico per evitare complicanze broncopolmonari.

Esofagogramma

Esame radiologico dell'esofago effettuato somministrando del bario, spesso associato a esofagoscopia. Si rivela utile per la diagnosi di diverticolite esofagea, stenosi (restringimento) e alterazioni della motilità dell'organo.

Esofagoscopia

Esplorazione visiva dell'esofago mediante introduzione attraverso la bocca di un endoscopio a fibre ottiche. Talvolta associata a un prelievo di tessuto (biopsia), consente la localizzazione di diverticoli, stenosi (restringimenti), tumori, corpi estranei ingeriti accidentalmente. Prende il nome di esofagogastroduodenoscopia l'indagine che permette lo studio dell'intero tratto digerente superiore, comprendente anche il duodeno.

Esofagostomia

Intervento chirurgico che permette di creare uno sbocco artificiale dell'esofago verso l'esterno, in modo da permettere l'alimentazione del paziente.

Esofagotomia

Incisione chirurgica delle pareti dell'esofago, praticata per esempio allo scopo di eliminare stenosi (restringimenti) cicatriziali o estrarre corpi estranei non asportabili con l'esofagoscopia.

Esoftalmo

Anomala sporgenza dall'orbita di uno o entrambi i bulbi oculari, dovuto a un aumento della pressione esercitata dal tessuto posto dietro l'occhio. Nelle forme più accentuate, con incompleta chiusura delle palpebre (lagoftalmo), la lubrificazione lacrimale viene meno e l'occhio colpito può andare incontro a lesioni gravi. L'esoftalmo può essere causato da eventi traumatici, da un tumore retro-oculare o da aneurisma e rappresenta inoltre una complicanza del morbo di Basedow.

Esonfalo

Rara forma di ernia congenita, che si manifesta con protrusione di un tratto più o meno esteso dei visceri dall'ombelico ed è conseguente a una chiusura incompleta della parete addominale. Se di grado lieve, si presta alla correzione chirurgica.

Esostosi

Escrescenza ossea di natura benigna, che si manifesta come un rigonfiamento duro sulla superficie esterna dell'osso. Si forma in conseguenza di una periostite cronica, che a sua volta può avere origine infettiva o traumatica (per traumi contusivi anche di lieve entità, ma ripetuti). Più frequente negli uomini che nelle donne, nella maggior parte dei casi è asintomatica e non richiede alcun trattamento. L'asportazione chirurgica è consigliabile solo in presenza di dolore o disturbi circolatori per compressione di nervi e vasi vicini.

Esotossina

Sostanza altamente tossica di natura proteica, prodotta da batteri ed eliminata nell'ambiente circostante. I principali microrganismi produttori di esotossine sono il Clostridium tetani, il Clostridium botulinum, il Corynebacterium diphtheriae (che producono rispettivamente la tossina tetanica, botulinica e difterica), la Shigella disenteriae e la Bordetella pertussis. Se sottoposte a riscaldamento o trattate con sostanze chimiche, queste proteine perdono la loro tossicità, trasformandosi in anatossine. Per proteggere l'organismo umano dal loro effetto si fa ricorso alla vaccinazione, che ha la prerogativa di determinare la formazione di anticorpi neutralizzanti.

Espettoranti

Farmaci che favoriscono l'espulsione dell'espettorato stimolando il meccanismo della tosse o fluidificando le secrezioni bronchiali (in quest'ultimo caso prendono anche il nome di mucolitici). Si tratta di rimedi sintomatici, perché agiscono sul ristagno di catarro nelle vie respiratorie, ma non hanno alcun effetto sull'affezione che l'ha provocato.

Esplorazione rettale

Manovra diagnostica effettuata nell'ambito di una visita urologica, che consente di evidenziare la presenza di patologie del colon o del retto (per esempio emorroidi, ragade anale, polipi, tumori del colon), ma anche della prostata. Prevede l'introduzione del dito indice nel retto del paziente e può richiedere ulteriori approfondimenti diagnostici (rettoscopia o proctoscopia).

Essudazione

Fuoriuscita dai vasi sanguigni di siero e cellule ematiche provocata da un processo infiammatorio che aumenta la permeabilità della parete dei capillari. Il liquido, detto essudato, può permeare gli spazi interstiziali dei tessuti, raccogliersi in una cavità (per esempio quella pleurica, pericardica, articolare ecc.) o fuoriuscire all'esterno. Tale fenomeno ha lo scopo di promuovere l'eliminazione di sostanze tossiche e richiamare cellule difensive come leucociti e macrofagi nella sede dell'infiammazione. Il liquido fuoriuscito (detto essudato), la cui composizione è simile a quella del sangue, oltre a essere ricco di elementi cellulari può contenere pus e altri prodotti di disfacimento tissutale. Quello proveniente dalle membrane sierose, come peritoneo e pleura, si distingue per la presenza di fibrina.