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Salute dalla A alla Z

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Ectoparassiti

Parassiti che attecchiscono alla pelle di animali e esseri umani, per esempio i pidocchi, gli acari e le zecche. Alcuni di essi rimangono sulla superficie cutanea, altri invece sono in grado di penetrare più o meno in profondità.

Ectopia

Posizione anomala di un organo all'interno dell'organismo. Gli organi più interessati da questo fenomeno sono il cuore, il rene e i testicoli.

Ectromelia

Anomalia congenita caratterizzata dalla mancata o incompleta formazione di uno o più arti.

Ectropion

1) Rovesciamento verso l'esterno della palpebra (in genere quella inferiore, ma talvolta anche la superiore). Il disturbo è caratterizzato da arrossamento e abbondante lacrimazione, collegata all'esposizione della congiuntiva agli agenti esterni. L'ectropion può essere dovuto alla paralisi o alla mancanza di tono del muscolo che circonda l'occhio e viene trattato con la chirurgia plastica.

Eczema

Infiammazione superficiale della pelle caratterizzata dalla comparsa di vescicole, arrossamento (eritema), gonfiore, fuoriuscita di liquido acquoso e generalmente associata a bruciore e prurito. L'eczema rappresenta la modalità più frequente di reazione ad agenti irritanti e allergici.

Eczema atopico

Manifestazione cutanea di una particolare reazione allergica (atopia) collegata in genere ad asma, rinite allergica o dermatite. Colpisce spesso i lattanti e i bambini con lesioni pruriginose a viso, collo e arti. Negli adulti l'estensione dell'eczema è più ridotta e si localizza su mani, collo, genitali o gambe. Il trattamento è in genere diretto ad alleviare il prurito e a curare le lesioni. è inoltre necessario evitare il contatto con agenti irritanti come bagnoschiuma e prodotti di pulizia per la casa.

Edema

Aumento della quantità di liquido nei tessuti e quindi al di fuori dei vasi sanguigni. Può essere dovuto a meccanismi di tipo generale o locale. L'edema da cause generali insorge a causa a un'alterazione degli equilibri tra liquidi, proteine e sali minerali che si può manifestare in seguito a malattie renali, epatiche, cardiache, endocrine o in presenza di gravi squilibri alimentari. In genere interessa tutto l'organismo, ma può essere più evidente in alcuni distretti e in particolare negli arti inferiori dove il ristagno di liquidi è maggiore per azione della forza di gravità. L'edema localizzato, invece, può essere la conseguenza di un trauma o di un'infiammazione (dovuta, per esempio, a reazione allergica o a infezione), oppure dipendere da un ostacolo alla circolazione venosa o linfatica, come avviene nella trombosi venosa. I tessuti interessati da edema assumono un caratteristico aspetto turgido, di colorito rossastro se si tratta di un edema infiammatorio, pallido negli altri casi, e hanno la caratteristica di mantenere per un certo tempo l'impronta del dito (fovea) se sottoposti a pressione. L'edema non è di per sé doloroso se non è associato a infiammazione. La terapia è strettamente collegata alla causa scatenante e richiede l'intervento del medico.

Edema angioneurotico di Quincke

Particolare forma di orticaria caratterizzata da prurito e rigonfiamento della pelle del viso e, talvolta, delle mucose delle vie respiratorie. In quest'ultimo caso è possibile un pericoloso rigonfiamento della laringe (angioedema laringeo), che può portare a gravi difficoltà respiratorie. Il trattamento prevede, oltre all'allontanamento delle sostanze responsabili dell'allergia, la somministrazione di antistaminici o cortisonici     l'angioedema laringeo richiede invece l'impiego dell'adrenalina.

Edema cerebrale

Accumulo di liquidi nel tessuto cerebrale, che provoca l'aumento della pressione all'interno della scatola cranica e, in alcuni casi, può mettere a repentaglio la vita del paziente. Può colpire una sola area del cervello, per esempio in caso di emorragia, oppure estendersi all'intera massa cerebrale, come accade in presenza di gravi traumi cranici o in seguito a specifiche patologie.

Edema della glottide

Rigonfiamento della glottide causato da infezioni virali o batteriche oppure da reazioni allergiche. Se di notevole entità può provocare difficoltà respiratorie dovute al mancato passaggio dell'aria in direzione dei polmoni e richiedere un intervento d'urgenza (intubazione tracheale).

Edema papillare

Rigonfiamento dell'area della retina in cui si inserisce il nervo ottico dovuto ad un aumento della pressione all'interno del cranio. L'edema papillare si evidenzia con normali strumenti oculistici, ma la sua diagnosi richiede sempre esami di approfondimento per individuare la causa dell'aumento della pressione (in genere TAC o risonanza magnetica). Su queste cause, infatti, interviene la terapia.

Edema polmonare

Accumulo repentino di liquido negli alveoli polmonari, con conseguente blocco dello scambio di ossigeno e anidride carbonica tra il sangue e l'aria. è una condizione grave che, se non trattata, può condurre velocemente a morte il paziente. Si verifica in conseguenza di uno scompenso cardiaco acuto, quando il cuore non riesce a mantenere una portata sanguigna sufficiente, con conseguente accumulo di liquidi nel polmone. All'origine vi può essere una crisi ipertensiva, un infarto acuto, una malattia delle valvole cardiache o una miocardiopatia. Il paziente si presenta intensamente dispnoico e sofferente, sudato, pallido o lievemente cianotico, con frequenza respiratoria e cardiaca accelerate, costretto a mantenere la posizione seduta. Può verificarsi la fuoriuscita di liquido schiumoso rosato dalla bocca. La pressione arteriosa è spesso elevata (se è bassa la prognosi è peggiore). In presenza di tali sintomi occorre mantenere il paziente in posizione seduta con le gambe pendenti e, se possibile, somministrare ossigeno. La terapia farmacologica è a base di diuretici, morfina e nitroderivati. La prognosi dipende sia dalla causa iniziale dello scompenso, sia dalla tempestività dell'intervento. In pazienti già sofferenti di scompenso cardiaco, l'edema polmonare si annuncia spesso con un peggioramento progressivo della dispnea o degli edemi agli arti inferiori, per cui è importante che tali sintomi siano subito riferiti al medico curante.

Edentulo

Mancanza di denti, sia fisiologica (per esempio nei neonati) sia dovuta a eventi traumatici.

Edipismo

Disturbo della psiche che porta il soggetto a danneggiare volontariamente i propri occhi. Il termine deriva dal personaggio mitologico Edipo, che si accecò in seguito alla scoperta di aver ucciso il padre e sposato la propria madre.

EDTA

Sigla con cui viene indicato l'acido etilendiamminotetracetico, un composto chimico utilizzato in caso di avvelenamento da piombo dotato di proprietà chelanti, ovvero capace di legare a sé gli ioni metallici presenti nell'organismo.

EEG

La sigla sta per elettroencefalogramma, un esame diagnostico che rileva e converte in forma grafica l'attività elettrica del cervello (le cosiddette onde cerebrali) allo scopo di accertare la presenza di patologie a carico del sistema nervoso centrale. Ciascuna area del cervello emette infatti impulsi caratteristici in relazione all'età e allo stato di salute, che vengono registrati da uno speciale apparecchio collegato al paziente mediante elettrodi.

Efebocrasia

Disturbo caratterizzato da cefalea e squilibri ormonali, che può insorgere durante la pubertà.

Efedrina

Sostanza alcaloide estratta dalle piante del genere Ephedra, ma attualmente sintetizzata in laboratorio. L'efedrina è in grado di indurre vasocostrizione (riduzione del diametro dei vasi sanguigni) e può quindi essere usato per innalzare la pressione arteriosa. Inoltre è anche un potente broncodilatatore, ovvero in grado di aumentare il diametro dei bronchi, e viene quindi somministrato anche come antiasmatico.

Efelidi

Chiazze di piccole dimensioni che possono comparire sulla cute in seguito all'esposizione al sole, in particolare in soggetti di carnagione chiara e capelli rossi o biondi. Sono di colore marrone chiaro e sono il risultato della concentrazione del pigmento all'interno delle cellule basali dell'epidermide. Possono interessare solo il viso o le spalle, ma talvolta sono presenti su tutta la superficie cutanea.

Egofonia

Timbro vocale acuto e nasale avvertito durante l'auscultazione toracica. L'egofonia rappresenta uno dei principali segni clinici del versamento pleurico, condizione patologica in cui si riscontra accumulo di liquido fra le due pleure.